«Non vogliamo altri profughi»

Sono arrivati i primi sei richiedenti asilo nella palazzina di Brondolo. Sabato una manifestazione
CHIOGGIA. Brondolo alza sempre più gli scudi. Si sono riuniti mercoledì sera i residenti di Brondolo, un piccolo sobborgo di Chioggia, di appena 500 abitanti e si dichiarano pronti a manifestare sabato pomeriggio dalle 15 alle 17. Una manifestazione apolitica, pacifica, fanno sapere. Anche se la loro posizione è chiara: «Brondolo ha già dato e i profughi non li vogliamo».


Ieri, intanto, sono arrivati i primi sei richiedenti asilo dall’hotel Al Bragosso nella palazzina di Brondolo ed entro sabato ne arriveranno altri dodici. Infatti, a Brondolo, quel piccolo quartiere immerso nella laguna, dalle case colorate di tanti pescatori e di gente che vende pesce, c’è già una struttura dove sono ospitati all’incirca 30 profughi e si trova in via Giovanni XXIII. Una struttura mista con donne e minori, gestita dalla Lepre. Qualora ne arrivassero altri, la popolazione di Brondolo aumenterebbe di sicuro. Ma i cittadini non ci stanno e ieri, a nome del comitato di quartiere di Brondolo, hanno diffuso un comunicato: «I residenti si oppongono fermamente», si legge, «al trasferimento di richiedenti asilo dalla struttura a gestione privata di Sant’Anna di Chioggia (vecchio hotel Al Bragosso,
ndr)
a una palazzina privata di otto appartamenti in via Gradenigo, a circa cento metri dalla struttura già attiva. Brondolo ospita già da due anni altri richiedenti asilo e questo rappresenta una evidente fragilità in un contesto di circa 500 abitanti. Questo comporta allarme sociale e una pesante ingiustizia verso la frazione e verso tutto il territorio comunale».


Un allarme infatti che va diffondendosi sempre più. Nella palazzina gli appartamenti vuoti per ora sono sette, su otto. Nell’ottavo ci abita una coppia di anziani che ha paura e non sa cosa fare, come fa sapere Manuel Colombo, uno degli organizzatori della manifestazione. Ma fino all’altro giorno ci stava anche una ragazza con una bimba di tre mesi che, appena ha saputo che nel suo palazzo sarebbero arrivati i profughi, ha subito pubblicato su Facebook un annuncio per andarsene. «Urgente», si legge nel post, «lunedì nella palazzina metteranno 40 clandestini del Bragosso. Ho una bambina di tre mesi. Cerco urgentemente affitto anche da subito per venire via. Ringrazio chi mi aiuterà».


E infatti l’aiuto l’ha trovato e la ragazza martedì sera ha abbandonato l’appartamento per cui pagava 550 euro al mese di affitto. «Appena ho saputo che mettevano i richiedenti asilo», dice, «ho deciso di andarmene, come faccio a stare qua, ho una bambina piccola».


Ma a far preoccupare gli abitanti di Brondolo sono anche le condizioni fatiscenti in cui versa la struttura dove saranno ospitati i migranti, tale per cui Manuel Colombo ha presentato un esposto a nome di tutto il vicinato, al sindaco, alla polizia locale, all’Usl 3 Serenissima e alla guardia di finanza. «Segnalazione presunto abuso edilizio», si legge nell’oggetto, «carenza d’igiene e sicurezza nel lavoro e lavoratori in assenza di contratto di lavoro», riferendosi a chi sta lavorando in questi giorni per la sistemazione dei locali. «Ogni appartamento», si chiede Colombo, è di 40-50 metri quadri, come fanno a starci? In più mancano acqua e gas.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia