«Non tagliateci, vi regaliamo l’ossigeno»
SPINEA. «Non tagliateci, vi regaliamo ossigeno, ombra e fresco». «Assorbiamo anidride carbonica e polveri sottili, ci abbiamo messo 40 anni per diventare così». E ancora: «La piazza non sarà più com’è ora. Non tagliateci, non siamo malati». A Spinea “parlano” gli alberi che dovranno essere tagliati, in questi giorni, per permettere il rifacimento del marciapiede di piazza Marconi. Ha quasi del romantico la protesta inscenata dal comitato Difesa Ambiente e Territorio di Spinea, che ha dato voce ai 13 pini domestici che ornano la piazza, affiggendo sul loro fusto cartelli per dire no all’abbattimento. Il loro destino, tuttavia, appare segnato: ufficialmente istituito da ieri il cantiere e per ora ritardato solo dal maltempo: a giorni però le motoseghe potrebbero entrare in azione. Dal Comune spiegano che non si può più tornare indietro e che comunque vi sarà un’opera compensativa, con la piantumazione di nuovi alberi.
Dal comitato però non si danno per vinti. Gli attivisti hanno anche invitato i cittadini al mail-bombing contro il Comune, “bombardando” cioè di e-mail la casella di posta elettronica del sindaco per dire no al taglio dei pini. Il comitato stesso ha inviato una lettera a tutti i consiglieri di Spinea: «Senza che nessuna perizia lo certifichi i pini sono stati definiti pericolosi perché vi sono, per alcuni, le radici affioranti, visto che la decisione di abbatterli è in controtendenza alle politiche ambientali finora enunciate (Paes e Patto dei sindaci 20-20-20) ci farebbe piacere conoscere il tuo parere a riguardo e sapere anche se sei stato coinvolto in questa decisione così importante».(f.d.g.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia