«Non tagliate quei pini» A Spinea scatta la protesta

SPINEA. Se un albero che cade fa rumore, figuriamoci tredici e per di più in pieno centro. Comitato “Difesa ambiente e territorio di Spinea” contro l’abbattimento dei pini marittimi di piazza Marconi, annunciato dal Comune nell’ambito dei lavori di riqualificazione del parcheggio tra via Roma e via Matteotti. Il loro destino appare segnato: già iniziati i lavori nel piazzale, che prevedono la rimozione dei cordoli e la riorganizzazione dei posti auto. Il cantiere riguarderà anche il marciapiede, ormai sconnesso e pericoloso, anche a causa delle radici affioranti dei pini.
Il Comune ha così deciso di segarli, per sostituirli con piante più piccole e di diverso tipo. Ma il comitato non ci sta e ha dato avvio a una raccolta firme. Già aperte le sottoscrizioni per dire no al taglio delle piante, in locali, ristoranti e negozi della città (l’elenco è sul sito del comitato).
«Parliamo di piante di 40 anni», dice il presidente del comitato Vincenzo Rino Franzin, «non capiamo come una decisione così importante possa essere presa in una commissione (quella urbanistica, il 29 luglio scorso) e non venga nemmeno ratificata in Consiglio. Non capiamo nemmeno la ragione di abbattere i pini: non rappresentano un rischio, perché non sono malati e non hanno radici che stiano arrecando particolare disagio ai marciapiedi, tranne in due soli punti, tra l’altro risolvibili».
La battaglia è solo all’inizio, ma da parte del comitato c’è tutta l’intenzione di fermare le motoseghe. «Non capiamo come una giunta che in passato ha dimostrato sensibilità per l’ambiente possa far abbattere tredici alberi, ognuno dei quali ha una chioma di 10 metri, un elevato assorbimento di anidride carbonica, polmone insostituibile per via Roma», conclude Franzin, «se il Comune ha deciso di ampliare i posti auto, può farlo anche senza tagliare gli alberi».
Il Comune però va per la sua strada: «La priorità resta la sostenibilità ambientale», replica l’assessore all’Urbanistica Stefania Busatta, «coerentemente con tutte le azioni ambientali realizzate in questi anni, nessun albero sarà tolto senza la piantumazione di un’altra pianta, magari più adatta e coerente con l’area e il disegno urbanistico della città. I pini marittimi rovinano la pavimentazione, rendendo pericolose strade, marciapiedi e danneggiando i sottoservizi. Saranno sostituiti con piante adeguate a contrastare le polveri sottili».
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