«Non spostate i nostri mici da forte Marghera»

L’Enpa lancia l’appello: troppi abbandoni, serve una sede definitiva per il gattile «Un trasloco potrebbe essere rischioso, nella sede attuale ci sono gli spazi adatti»

MESTRE. «Il forte è enorme, trasportare i gatti in un altro sito sarebbe impossibile: per questo chiediamo con forza che ci venga data una nuova sistemazione nella struttura fortificata, che è abbastanza grande per tutti».

L’Enpa, Ente nazionale protezione animali, interviene sull’urgenza di realizzare un rifugio per gatti dignitoso all’interno nel territorio comunale. Nei giorni scorsi parlando del canile, l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, ha anche precisato che effettivamente si sta cercando una sistemazione per le colonie di gatti, che attualmente sono ospitate a Forte Marghera, in strutture fatiscenti dall’Enpa e dalla Dingo, ma ce ne sono anche altre in città.

«Ci era stato proposto Forte Pepe a Ca’ Noghera», spiegano all’Enpa , «ma si tratta di un sito irraggiungibile, lontano, fuori mano, tra l’altro ridotto in un pessimo stato e per sistemarlo ci vorrebbero moltissimi soldi». Forte Pepe poi, è affacciato sulla statale Triestina, non proprio l’ideale per l’associazione. Che ha rilanciato: «Abbiamo individuato due zone a Forte Marghera», precisano, «l’area è enorme. Speriamo che ci vengano concesse, anche perché spostare i mici sarebbe impossibile, visto che molti sono selvatici e non si fanno prendere. La gente li continua ad abbandonare da noi, ce ne ritroviamo ogni giorno davanti alla porta: se ci spostassimo non cambierebbe niente, tornerebbero a lasciarli qui». E ancora: »Noi serviamo tutta la terraferma, accogliamo i gatti che ci porta l’Asl e quelli che la polizia sequestra ai padroni. Siamo senza soldi e in passivo, non abbiamo modo di pagare né veterinari né farmacie, i nostri gatti mangiano cibo per cani molte volte scaduto che ci regalano i negozi di animali. E cosa riceviamo dal Comune?».

«All’interno del bilancio» spiega l’assessore Bettin «abbiamo destinato i fondi, come tutti gli anni, sia alla Dingo che all’Enpa, che verranno loro accreditati a settembre, purtroppo sappiamo che è difficile in questo momento». Sul rifugio per gatti è possibilista: «Concordo con l’Enpa che si deve trovare un destinazione definitiva, le associazioni che si occupano dei gatti svolgono un servizio importante: li tutelano e rendono migliore per tutti la convivenza tra uomini e animali. Stiamo ridefinendo le linee guida del forte: quando i progetti saranno più chiari, valuteremo il livello di compatibilità e le richieste».

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