Non sono incinta, poi partorisce
BIBIONE. Non sapeva di essere incinta. Quando si è presentata al pronto soccorso con le gambe ricoperte di sangue, la mattina di martedì attorno alle 10, è stata sottoposta a una visita ginecologica: aveva in grembo un bambino di 5 mesi.
La donna è stata quindi trasferita all’ospedale di Udine, dove il piccolo è venuto alla luce. Ora il neonato si trova in prognosi riservata e sta lottando per sopravvivere. La madre sta bene, ma è molto provata.
Protagonista di questa storia rocambolesca è una turista della Repubblica Ceca di 25 anni, in vacanza da qualche giorno a Bibione. Per lei e la creatura si sono adoperati, in una staffetta da record, gli operatori sanitari di Bibione e quelli di Udine. Da ambienti ospedalieri si precisa che il trasferimento all’ospedale della città friulana non è dovuto al fatto che i Punti nascita di Portogruaro e Latisana in questo periodo sono chiusi. La donna sarebbe stata comunque trasferita a Udine, in una struttura più complessa, per far nascere il bambino.
Si sono vissuti attimi concitati. La donna, accompagnata da un conoscente, si è presentata al Pronto soccorso di via Maja con evidenti tracce ematiche sulle gambe.
Gli infermieri hanno subito intuito che le perdite potessero essere correlate a una gravidanza. Lei, però, non ci credeva. Diceva di non essere incinta. È stata subito organizzata la “squadra” per il trasporto in ambulanza fino all’ospedale di Udine. L’equipe era composta da un medico, un ginecologo, un infermiere e un anestesista; tutti a disposizione della signora. Il trasferimento in elicottero era assolutamente sconsigliato: mancavano infatti le condizioni. Lungo il tragitto non ci sono stati intoppi e la paziente è arrivata a Udine in tempo per far nascere il piccolo. Una volta raggiunto l’ospedale, la donna è stata portata in sala parto, dove ha dato alla luce il bambino. Madre e neonato hanno trascorso senza intoppi la prima notte all’ospedale Santa Maria della Misericordia. È troppo presto però per capire se il bambino sopravviverà o meno. Lui, intanto, resiste e tutto il reparto fa il tifo per lui. Il piccolo è assistito notte e giorno dal personale medico del nosocomio udinese. La madre resta ricoverata, in attesa di poter rientrare a Bibione.
Rosario Padovano
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