«Non salite sui treni il Primo maggio»
MESTRE. Sicuramente è una bufala virale che corre in rete, ma ciò non toglie che la storia del “non prendete il treno l’1 maggio” per timore di un attentato crea non poco scompiglio e stanno arrivando, alle forze dell’ordine numerose segnalazioni, di persone allarmate. Otto di queste sono arrivate dal Veneto e due da Mestre, si tratta i cittadini preoccupati. Alcuni seriamente intimoriti.
Sul fatto, anche se molto fa pensare a una bufala, indagano anche i carabinieri del Ros. Anche per capire che la leggenda, se di questo si tratta, non sia stata creata ad arte per danneggiare qualcuno e creare il panico collettivo. Per molti non è altro che una vecchia leggenda metropolitana che ai tempi del web si è trasformata nella bufala più diffusa di questa primavera.
«Non prendete la metro l’1 maggio», è sostanzialmente l’avvertimento. Questo il messaggio che circola su WhatsApp, quest’anno partita da Torino. Ma è successo che qualcuno ha modificato il messaggio per “terrorizzare” altre città italiane e indicare come mezzo di trasporto a rischio il treno.
La leggenda metropolitana. Tutto nasce con il racconto di un comportamento da cittadino onesto: un italiano trova un portafogli pieno di soldi e lo restituisce a un ragazzo marocchino che frequenta l’Università con lui, e questo, per sdebitarsi, gli offre dei soldi, l’italiano rifiuta e allora il marocchino gli consiglia di non frequentare il treno il Primo Maggio. Si tratta, in pratica, di un allarme bomba. Sicuramente falso, ma che sta creano non poco panico tra chi, il Primo Maggio deve spostarsi in treno.
Ecco allora che c’è una versione per l’Expo. L’allerta ha viaggiato via messaggio vocale di Whatsapp. Dice che un arabo ha avvisato varie persone in piazza Duomo (Milano appunto) che il Primo Maggio ci sarà un attentato terroristico nella metro (linea rossa). l’1 maggio è il primo giorno dell'Expo. Manifestazione ritenuta da tutti molto a rischio, tanto da impegnare, durante il periodo di apertura, migliaia e migliaia di adetti alla sicurezza.
C’è chi sostiene che il messaggio si ripete però puntualmente da anni. Si racconta che il primo sms di questo tenore arrivò nel 2004. Sempre secondo questa tesi alcuni dati possono cambiare: la metro può diventare un aereo Alitalia o il treno, il marocchino può diventare un tunisino, Torino può essere Roma o in un luogo non definito del nostro Paese. Insomma, anche se il sapore della bufala è forte, in ogni caso i carabinieri del Ros vogliono compiere delle verifiche. Anche perché a volte è facile creare del panico tra la gente. E le reazioni di chi ha paura, non sono prevedibili. Comunque nulla viene sottovalutato anche in considerazione del fatto di come il terrorismo sia cambiato nel mondo occidentale. Basti pensare a uno degli attentatori, due anni fa, della Maratona di Boston. Per diversi mesi aveva scritto, su Facebook, che avrebbe compiuto un attentato. Nessuno gli ha creduto. Abbiamo visto come è andata a finire...
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