«Non nutrite i colombi». I negozianti di San Marco in guerra con i piccioni

Hanno prodotto una campagna per convincere i turisti a non dare da mangiare ai pennuti tanto odiati dal Comune. «Ma prima di tutto bisogna fermare i venditori di grano abusivi»

VENEZIA. «Non date da mangiare ai colombi». I negozianti di Piazza San Marco cercano di sradicare una volta per tutte l’innocente abitudine dei turisti di gettare del grano ai colombi per la classica foto. Oddio, se sapessero di potersi beccare qualche zecca per quella benedetta foto, magari ci penserebbero un secondo in più. E per riuscirci bisogna prima di tutto colpire i venditori di grano abusivi che ogni giorno riforniscono i turisti.

Comunque dove fallì l’allora sindaco Cacciari (celebre la sua litigata con un turista che stava gettando mais ai colombi, accusato di dar da mangiare a “topi volanti”) e dove hanno fallito un po’ tutte le giunte di ogni epoca e colore, provano ora a vincere i commercianti del “salotto più bello del mondo”. Continua infatti l’impegno dell’Associazione Piazza San Marco (che riunisce i negozianti della Piazza), attraverso una nuova campagna informativa sul problema dei piccioni in Piazza San Marco e aree limitrofe, per la tutela e il decoro dell’Area Marciana.

L’associazione infatti, in accordo con l’amministrazione comunale di Venezia e la Società Veritas, ha finanziato e prodotto un nuovo vivace logo e relativo pieghevole dissuasivo che ricorda il divieto di dare cibo ai colombi.

È infatti importante sottolineare che il Regolamento comunale di igiene urbana veterinaria e sul benessere degli animali (votato nel 2009) sancisce chiaramente che “al fine di evitare problemi igienico-sanitari conseguenti all’eccessiva proliferazione e diffusione di colombi od altri volatili, è vietato somministrare cibo ed alimenti nonché disperdere o abbandonare rifiuti alimentari nelle strade, piazze o altri luoghi pubblici, rii e canali del territorio comunale”. I trasgressori, sempre sulla base del citato Regolamento, sono soggetti a sanzione amministrativa pecuniaria fino 500 euro.

«È noto che la proliferazione dei piccioni può causare problemi sanitari e danni ai monumenti storici - spiegano i negozianti della piazza - Pertanto la nostra associazione, con questa iniziativa, intende non solo intervenire dal punto di vista comunicativo nei confronti dei turisti, a tutela della salute pubblica e dei beni monumentali dell’intera Area Marciana, ma pure contrastare con l’arma dell’informazione, una vistosa forma di abusivismo che si è instaurata in Piazza San Marco. Sono almeno 15 gli abusivi che quotidianamente e sistematicamente forniscono a pagamento ai turisti granaglie per attrarre i colombi e farsi fotografare assieme ai volatili».

L’avviso creato dall’associazione con tutte le informazioni relative alle disposizioni del citato Regolamento e relativo logo esplicativo, ideato dallo studio grafico “Tapiro”, è stato prodotto in tre formati: uno per affissione permanente sui bidoni delle immondizie dell’area marciana; uno per affissione in vetrofania sulle vetrine dei negozi che aderiranno all’iniziativa e uno su pieghevole plastificato da fornire ai San Marco Guardians e ai negozi.

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