«Non mi dimetto dal vertice di Sst»
CHIOGGIA. Guerino Boscolo Cocuccia non si dimetterà dall’incarico di amministratore unico di Sst. Il Pd non solo rigetta al mittente l’invito di lasciare la poltrona nella società partecipata, ma attacca il sindaco Giuseppe Casson sostenendo che la decisione di chiudere Sst non ha motivazioni pratiche, ma è dettata dalle pressioni della maggioranza ombra che ora lo sostiene.
«Dopo quattro anni di gestione», sostiene il segretario del Pd, Christian Boscolo Papo, «Casson si accorge ora che la società non ha nessuna utilità per il Comune? Perché si vuole chiudere un’azienda che prima con il cda e ultimamente con l’amministratore unico è stata risanata, appianando il buco che era stato creato dalla giunta di Romano Tiozzo? Il sindaco mai in questi anni ha dichiarato che Sst non fosse utile, anzi ha sempre espresso l’intenzione di ampliarne l’operatività».
Il Pd ricorda al sindaco che Sst è servita per poter creare velocemente con la Camera di commercio una società che gestisca il terminal crocieristico dei Saloni. «Se ha deciso di chiudere Sst lo faccia», spiega Papo, «ma almeno dica le motivazioni reali. Perché chiede a Cocuccia di dimettersi e non nominarlo liquidatore? La carica spetta forse a qualcuno della nuova maggioranza? L’amministrazione non ha mai regalato soldi a Sst, semplicemente pagava il corrispettivo di fatture per le prestazioni rese, cosa che all’indomani della chiusura dovrà fare nei confronti delle società che gestiranno i servizi dismessi».
«Oggi Sst è autonoma», spiega Cocuccia, «abbiamo aumentato i parcheggi, previsto la sosta camper, diamo lavoro a venti famiglie e facciamo risparmiare al Comune i costi dei servizi cimiteriali e della manutenzione del verde perché il tutto rientra in una gestione aziendale. Con la cessione di illuminazione e calore già abbiamo attuato i principi della spending review che Casson acclama. Io non faccio un passo indietro. Se il sindaco vuole, mi tolga la fiducia».
Il sindaco ribadisce l’idea di chiudere. «Strano», sbotta Casson, «che il Pd non sia a conoscenza che il Governo Renzi ci chiede di razionalizzare i costi non sostenibili nelle società partecipate più piccole in un contesto generale di risparmio. Invito il Pd a evitare polemiche sterili e a dimostrare senso di responsabilità, chiedendo a Cocuccia di dimettersi così come hanno fatto tutti i presidenti di commissione». Elisabetta Boscolo Anzoletti
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