Non lo vedono da giorni trovato morto in casa

Maerne. Giuseppe Mozzoni, 75 anni, viveva solo nella campagna di via Ca’ Bembo Non usciva da domenica, ieri l’allarme dei vicini. L’uomo non era sposato

MARTELLAGO. La sua casa è in mezzo alla campagna di Maerne. Pochi i vicini, una vita solitaria, anche se non mancava mai il saluto a chi abitava lì attorno. Le stesse abitudini da anni. Quelle stesse abitudini che hanno insospettito proprio chi risiede a fianco e ha chiamato i soccorritori. Ma quando sono entrati in casa, per Giuseppe Mozzoni, 75 anni, non c’erano più speranze. Il decesso, per cause naturali, sarebbe avvenuto forse domenica, ultimo giorno che era stato visto nella sua proprietà, in via Ca’ Bembo 113. Pensionato, un passato da antiquario, l’uomo non risulta né sposato né padre di figli. Infatti i carabinieri di Martellago, che stanno seguendo le indagini, stanno cercando di trovare dei parenti perché il via libera alla sepoltura è già stato dato. Dalle prime informazioni, Mozzoni era solo e non aveva grossi giri di amici; i militari dell’Arma stanno cercando di rintracciare chi gli fosse più vicino.

Nato a Mirano, da una ventina d’anni abitava nella frazione di Martellago. Spesso lo si vedeva nel giardino di casa a lavoricchiare, passava dai vicini magari a giocare con il cane, a fare due parole. Non mancava mai di fare gli auguri di Natale, Pasqua, buon anno ma stava molto per conto proprio. Chi gli abitava accanto sapeva quali fossero le sue abitudini, gli spostamenti e quella vecchia Astra parcheggiata all’esterno per troppo tempo aveva fatto alimentare i primi sospetti.

Domenica scorsa lo avevano visto per l’ultima volta, ma lunedì e martedì Mozzoni non era mai uscito di casa. E le finestre continuavano a rimanere chiuse. Martedì sera hanno iniziato a preoccuparsi e nella tarda mattina di ieri hanno deciso di chiamare i soccorsi: in via Ca’ Bembo sono arrivati Suem, vigili del fuoco e carabinieri. Una volta aperta la porta, hanno cercato il 75enne e lo hanno trovato disteso a terra in camera da letto, ormai senza vita. Sul suo corpo non sarà effettuata l’autopsia, non ci sono segni di violenza e il decesso è avvenuto per cause naturali. La salma ha già avuto il via libera per essere sepolta.

Alessandro Ragazzo

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