Non hai soldi per le tasse? Mi paghi con lavoro

Il Comune di Mira ha approvato il regolamento sul "baratto amministrativo" per chi è in difficoltà con le imposte comunali

MIRA. Chi è in difficoltà economica e non sarà in grado di pagare le tasse o i propri debiti con l’ente locale cioè il Comune, a Mira, d’ora in poi potrà proporsi per “ripianare la somma” o pagare le imposte, attraverso il proprio lavoro per fare qualche esempio: con la manutenzione ordinaria di aree pubbliche, la pulizia e vigilanza dei parchi, giardini ed aiuole e dei luoghi pubblici, assistenza alle scolaresche, sgombero neve.

Per rendere concreto il sistema del cosiddetto “baratto amministrativo” il capogruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle, Mauro Berti, ha stilato uno specifico ordine del giorno che sarà presentato e approvato in una prossima sessione del parlamentino cittadino. «Si tratta di ordine del giorno che faremo approvare- spiega Berti - e su cui il sindaco Alvise Maniero e la giunta si sono già detti d’accordo». Un procedimento di questo tipo è già stato varato dal Comune di Milano, ma in provincia di Venezia è il primo nel suo genere. «I Comuni», dice Berti «nell’ordine del giorno proposto, «possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività poste in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi in cambio di prestazioni di utilità sociale».

L’iniziativa sarebbe una dimostrazione della vicinanza secondo il Movimento 5 Stelle, dell’amministrazione comunale ai cittadini, in questo particolare momento storico. «Il Comune», spiega Berti, «definirà criteri e condizioni per realizzare interventi su progetti presentati dai cittadini, deliberando riduzioni o esenzioni da tributi che, in questo particolare momento di crisi economica, sarebbero un chiaro segnale di vicinanza ai problemi della gente. Il sistema di calcolo del valore economico delle ore di lavoro svolte dai cittadini che si proporranno, potrà essere attuato in funzione del tipo di incarico e del costo orario». L’ordine del giorno impegna alla fine una volta che è stato approvato, a definire un regolamento comunale ad hoc (entro 120 giorni). Reazioni positive arrivano dal Pd alla proposta del Movimento 5 Stelle. «Si tratta di una buona idea – spiega il consigliere del Pd ed ex vicesindaco Gabriele Bolzoni- che se presentata, valuteremo, dopo averla esaminata, con un voto positivo». A Mira sono sempre di più le persone che avendo perso il lavoro, non riescono più a pagare le imposte dell’ente locale (ad esempio Imu, Tasi Tari). Per evitare lunghi contenziosi e odiosi sistemi di recupero del credito si dà perciò al cittadino la possibilità di mettersi a disposizione della propria comunità.

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