Non ha lavoro né casa: da due anni vive in barca

Germano Marella, 50 anni di Mira, usa come alloggio un natante abbandonato. Senza acqua né servizi, mangia grazie ai volontari. «Ho rischiato di morire»
Germano Marella sulla barca che usa come abitazione
Germano Marella sulla barca che usa come abitazione

MIRA. «Dormo da due anni all’interno di una barca scassata ormeggiata ai Moranzani, lungo il Naviglio del Brenta. Quest’inverno me la sono vista brutta e ho rischiato di morire di freddo. Non ho servizi igienici e mangio con il poco che mi passano le associazioni caritatevoli» . A denunciare questa situazione che ha dell’incredibile è Germano Marella, 50 anni, che ha vissuto a Mira una vita intera, residente in via Pallada 65 B/A, numero civico che corrisponde proprio alla barca dove “abita”. «La mia è una situazione pesantissima», dice. «Dopo la separazione da mia moglie ho vissuto in diversi appartamenti in affitto a Mira in via Alberti e a Dogaletto in via Bastie. Da qualche anno sono disoccupato e faccio lavori saltuari, ma che mi bastavano a malapena per comprami da mangiare. Da tre anni non ho trovato più alcun lavoro. Ho chiesto aiuto al Comune di Mira in tutti i modi. Sono andato agli uffici sociali in più di un’occasione per chiedere se c’è la possibilità di avere un alloggio che nel frattempo avevo perso, ma mi hanno risposto che per avere una casa popolare bisogna fare regolare domanda e aspettare la graduatoria».

Germano Marella a questo punto ha deciso di trovare una soluzione provvisoria che da due anni è invece diventata definitiva: «Ho visto che a Moranzani alla foce del Naviglio lungo via Pallada, accanto a un battello Actv abbandonato c’erano delle imbarcazioni ormai non più utilizzate. Mi sono fatto un giaciglio lì, poi però i proprietari mi hanno permesso di dormirci. È durissima. Non ho acqua e mi lavo con delle taniche che recupero dal canale. Lo scorso inverno ho avuto un principio di assideramento e d’estate la vita è un inferno a causa di topi e zanzare». Germano Marella ha stabilito la sua residenza sulla barca: «Non ho servizi igienici e utilizzo saltuariamente quelli che ci sono all’interno del vaporetto dismesso».

Il Comune di Mira dal canto suo conferma che l’uomo risiede su una barca: «Gli accertamenti fatti circa due anni fa», spiega la Polizia municipale, «hanno consentito di dare la residenza a Germano Marella anche sulla barca in cui vive. Quali sono le condizioni igieniche e di vivibilità in cui versa ora non lo sappiamo». Germano Marella però non ci sta: «Con la pioggia e i forti temporali l’imbarcazione di notte ha rischiato di rovesciarsi tante volte e io ho rischiato di finire annegato. Ho diritto anch’io ad un tetto sopra la testa».

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