Non gli cambiano l’assegno da 8mila ¤ Chiama i carabinieri
SANTA MARIA DI SALA. Va in banca per farsi cambiare un assegno circolare, non glielo accettano e chiama i carabinieri. Alla fine sono scattate le denunce. È successo ad Alfredo Belluco, presidente veneto di Confedercontribuenti, che ieri mattina era andato nella sede della Banca del Veneziano di Caltana per farsi cambiare 8 mila euro e invece ne è uscito fuori arrabbiato.
«Sono titolare dello studio Robin a Padova» racconta Belluco «e sono venuto a questo sportello per incassare il denaro e perché qui era stato emesso. Sono soldi che mi servono per un pagamento da fare oggi (ieri ndr). La direzione generale della banca mi conosce e ho dato allo sportello la copia della visura camerale aggiornata della mia attività».
Ma quei soldi non li ha incassati. Da anni Belluco sta portando avanti una battaglia contro gli istituti di credito e dei loro comportamenti verso le aziende, a partire dai tassi d’interesse. E ieri ha chiamato i carabinieri, intervenuti sul posto. Ne è scattato un confronto a tre, con lo stesso Belluco e la banca. «Il direttore si è rifiutato di consegnarmi in denaro» racconta il presidente di Confedercontribuenti «nonostante sia un mio diritto. L’assegno circolare è un titolo subito eseguibile: è stato un illecito civile e penale. Mi hanno pure detto che in banca non sono censito. Ed è scattata la querela». Poi spiega perché quel denaro non se lo è fatto accreditare nel conto corrente della sua banca. «Mi serviva in quel momento» osserva «per restituirli a chi li avanzava. Tra un passaggio e l’altro sarei finito a metà della prossima settimana». Il direttore della filiale ha preferito non commentare l’accaduto. (a.rag.)
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