«Non c’è nessuna censura rispettiamo la legge»
VENEZIA. «Ma quale censura? C’è un obbligo di legge e dobbiamo rispettarlo. Non abbiamo fatto niente altro che questo. Abbiamo già chiesto a Venis di fare una proposta per garantire l’accessibilità agli atti rispettando il diritto alla privacy. Nei prossimi giorni la illustrerò». Il sindaco Luigi Brugnaro reagisce così alle accuse lanciate dalle opposizioni di aver voluto oscurare il sito e con esso l’attività amministrativa, delibere e determine dei dirigenti, fino a ieri disponibili on line.
La decisione di togliere le delibere sarebbe stata presa su sollecitazione del segretario generale Silvia Asteria, ex segretario del Comune di Parma guidato dai Cinquestelle. Una direttiva del Garante della Privacy, che per anni è stata ignorata, impone che dalle delibere disponibili on line siano oscurati i dati personali, garantendo il “diritto all’oblìo”.
Qualcuno in altri comuni o enti pubblici prova a trovare la via d’uscita: non più cinque anni di permanenza nell’archivio del sito, ma solo 15 giorni in forma integrale.
E dopo? Brugnaro ha riunito l’altro giorno la segreteria generale con il suo Capo di gabinetto Morris Ceron. Allo studio, dice, c’è la possibilità che si possa entrare comunque nel sito inviando una mail di richiesta. In questo modo si eliminerebbe il fatto di mettere a disposizione di chiunque, identificando il richiedente, i dati che magari riguardano una sanzione disciplinare, una promozione, un matrimonio, un risarcimento danni. E anche una concessione. Dati “sensibili”, appunto.
Ma fino a che punto una concessione decisa da un Comune verso un cittadino è soltanto un “fatto privato?” e non ha o potrebbe avere anche risvolti relativi a un interesse pubblico?
Una questione che va approfondita. Perché adesso aprendo il sito delle delibere on line del Comune – attivo da molti anni, che ha sostituito la pubblicazione cartacea e permette un agevole accesso in qualsiasi momento - non è possibile accedere agli atti della Pubblica amministrazione. Anche questo un obbligo di legge, oltre che un aspetto politico di trasparenza delle decisioni.
Nei prossimi giorni, dice il sindaco, la società informatica del Comune provvederà a mettere a punto un progetto. Delibere integrali su richiesta e se “purgate” dei dati personali, sempre disponibili.
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