Non basta il gol di Neto, Mestre beffato nel finale
PORTOGRUARO. È iniziata l'avventura del Mestre nella serie C. E poteva iniziare in maniera fantastica se non fosse stato per l'unico svarione a fine partita. Dopo settimane di polemica in cui sembrava non si dovesse scendere in campo per lo sciopero, ieri al Mecchia gli arancioneri hanno esordito nella nuova serie dominando. Dopo il minuto di silenzio per le vittime del terremoto di Ischia, si comincia a giocare.
Al 6'il primo pericolo per la porta teramese. Fabbri scocca un gran bel tiro ma Calore riesce con i pugni a deviare in angolo. Partita subito frizzante. Il Teramo risponde subito e mette in difficoltà Favaro ma la difesa sbroglia in calcio d'angolo. Al 10'buona occasione per gli ospiti con un punizione di Varas che si spegne sul fondo. Al 13'splendida azione di Neto che serve Spagnoli per il colpo di testa ma l'arancionero non imprime forza al pallone facile preda dell'estremo abruzzese.
Al 17'brivido freddo sulla schiena dei ragazzi di Zironelli. Foggia scatta sul filo del fuorigioco (molto dubbia la posizione) e brucia in velocità Gritti ma al momento dell'uno contro uno con Favero calcia fuori un gol praticamente fatto. Il Teramo preme e al 20' si vede giustamente annullare un gol di Tulli che era addirittura oltre Favero sul colpo di testa di Foggia che si era stampato sul palo. Gol sbagliato gol subito.
Al 27'Neto Pereira svetta più alto di tutti e incorna perfettamente battendo Calore. Il brasiliano festeggia il primo gol del Mestre in Serie C con il pollice in bocca imitando un bebè e poi viene ricoperto dall'affetto dei compagni. È il primo gol del Mestre in serie C Adesso il Teramo sbanda e Calore deve superarsi su un bel diagonale di Kirwan per evitare il raddoppio. Gli risponde Ilari con una bella botta da fuori che lambisce il palo.
Allo scadere della prima frazione Tulli prova a sorprendere Favero con un tiro a girare ma la palla esce di almeno due metri. Ripresa che comincia con il Teramo che fa entrare una punta agile per affiancare Foggia nel tentativo di rimettere la partita sui binari giusti.
Al 7'però il Teramo su angolo potrebbe pareggiare ma Favero si supera e sventa la minaccia. Al 20'il neoentrato Sottovia potrebbe chiudere i conti. Appena entrato in area fa partire un pallonetto che sbatte sul palo interno con Calore fermo a guardare.
Tra il 23'e il 26'Calore deve mettere a disposizione tutta la sua bravura per evitare il capitombolo. Prima respingendo un tiro di Fabbri e poi opponendosi a Perna in rovesciata. E poco dopo alzando sulla traversa un bolide di Casarotto.
Al 48'Terracino trova il pari con un gol di gran classe. Stop, palleggio e tiro rasoterra che Favero vede all'ultimo. Poi un gesto poco educato del capitano teramese sotto la curva del Mestre scatena una parapiglia. Anche in campo i giocatori vengono a contatto ma l'arbitro riporta la calma. Niente da fare. Rimane l'amaro in bocca per quei tre punti accarezzati fino alla fine.
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