«Non aveva iscritti e ha chiuso»

L’assessore Benetton respinge le accuse dell’Asd Meolo Gym

MEOLO. «La possibilità di fare attività sportiva è stata ampiamente concessa ai ragazzi del territorio». L’assessore allo sport Michele Benetton interviene sulla polemica innescata dalla lettera di Clara Pietrobon, presidente dell’Asd Meolo Gym, in cui si denunciava che ventitré ragazzi del minibasket non avevano potuto svolgere l’attività per i costi di affitto del palasport. «Nella riunione gestionale per il PalaFin e le palestre comunali, furono concessi tutti gli spazi richiesti dalla presidente Pietrobon, aprendo ulteriormente anche al martedì come da loro domanda», ribatte Benetton, «successivamente la stessa Asd Meolo Gym rinunciava alle attività sportive del martedì per mancanza di adesioni, non certo per il costo di gestione». Benetton entra poi nella questione dell’assegnazione del palasport alla nuova società Asd Meolo.

«Da parte dell’amministrazione vi è stata una proposta informale e anche formale per la gestione del PalaFin», prosegue l’assessore, «purtroppo nessuno ha preso contatti con l’ente per discutere la questione, che invece è stata approfondita dall’Asd Meolo, producendo la convenzione di gestione sottoscritta tra le parti e che migliora il gap tra costi e ricavi». Questione in passato oggetto di richiamo della Corte dei Conti. «I mancati trasferimenti da parte dello Stato stanno costringendo gli enti locali a revisionare quello stato di assistenzialismo che fino a qualche anno fa era molto diffuso», conclude Benetton, «non meno deleteria è stata la sistematica apertura di mutui da parte delle precedenti amministrazioni, obbligando le successive al pagamento di rate per circa 650 mila euro all’anno. A fronte di queste realtà, non è giustificato denigrare scelte praticamente obbligate per non sforare il patto di stabilità».

Giovanni Monforte

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