Nome per il piazzale del tram 850 voti al sondaggio della “Nuova”

Basaglia sempre in testa, la figlia Alberta: «È il segnale che i cittadini riconoscono i meriti» Anche all’ufficio dell’assessore Agostini una pioggia di mail: «In giunta valuteremo ogni proposta»

In cinque giorni quasi 850 voti: piazzale Cialdini che cambia nome fa discutere. Voti sul nostro sito internet ma anche lettere e tantissime mail all’assessore Tiziana Agostini, responsabile della toponomastica, per suggerire un nome alternativo al piazzale, dietro al centro Le Barche, che ospiterà l’interscambio delle linee del tram. «Il sondaggio è una bella operazione che attraverso i nomi attiva la memoria e la partecipazione civica. I nomi emersi sono tutti importanti e saranno tenuti in considerazione e valorizzati dall’amministrazione. Ora ci attende una riflessione seria e complessa», dice l’assessore Tiziana Agostini. Ai cittadini che temono di vedersi velocemente cambiare indirizzo, un fastidio ulteriore, assicura: «La decisione la prenderemo prossimamente ma la sostituzione avverrà più avanti, conclusi i cantieri del tram, per non dover perdere tempo a cambiare anche il progetto che riporta ovunque la dicitura di piazzale Cialdini».

Ma il confronto è sul prossimo nome. Quello di Franco Basaglia, in testa nel sondaggio del nostro giornale, sarà anch’esso valutato dalla giunta Orsoni. Il padre veneziano della riforma psichiatrica sarà ricordato assieme alla moglie Franca, assicura la Agostini. La figlia di Basaglia, Alberta, dirigente comunale, commenta: «A prescindere dalla scelta che farà la giunta, il fatto che la gente clicchi un tasto per ricordare Basaglia significa che lui ha fatto davvero qualcosa di concreto e importante. Non è vero, allora, che la gente non crede più in nulla e non riconosce i meriti».

Nel sondaggio, che sul sito internet della “Nuova Venezia” prosegue, il nome di Basaglia supera ampiamente quello di Eugenio Miozzi, l’ingegnere capo dei Lavori pubblici nel ventennio fascista che vide la realizzazione, tra l’altro, del ponte della Libertà e che era stato il nome in un primo momento preferito dalla giunta Orsoni, dopo la decisione del consiglio comunale di Venezia di togliere ogni riferimento al generale Cialdini, personaggio del Risorgimento divenuto scomodo. «Pochissimi ci hanno scritto per difendere Cialdini, confermando la bontà della scelta. Altri ci hanno segnalato nomi di donne da ricordare: da Lide Cuneo ad Anita Mezzalira. E di artisti come Alberto Viani. Tutti meritevoli, tutti nomi che terremo in grande considerazione», spiega la Agostini. Al suo ufficio le mail su piazzale Cialdini riempiono la casella di posta. Segno che Mestre è pronta al confronto ma anche alla proposta, e vuole far sentire la sua voce. Intervengono anche veneziani come l’avvocato D’Elia che ricorda come Miozzi non fu colui che disegnò ponti come quello della Libertà, ma «solo il funzionario che si occupò delle pratiche mentre i disegni furono pensati da altri come il federale dell’epoca, Giorgio Suppiej». Basaglia supera con 267 voti (il dato di ieri pomeriggio) Giovanni Falcone (207 voti), Eugenio Miozzi (103), Paolo Borsellino (75) e 21 marzo (44 voti). Oltre un centinaio invece le altre proposte dei lettori.

Mitia Chiarin

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