Nomadi arrestate la polizia plaude all’aiuto della gente

CHIOGGIA. «Un successo ottenuto anche grazie alla fattiva collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine». Così viene commentata negli ambienti della Questura e del commissariato di Chioggia, l’ope...

CHIOGGIA. «Un successo ottenuto anche grazie alla fattiva collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine». Così viene commentata negli ambienti della Questura e del commissariato di Chioggia, l’operazione che ha portato, mercoledì, all’arresto di due giovani donne, sorprese mentre stavano tentando di forzare la porta di un appartamento a Borgo san Giovanni. Da qualche giorno, in commissariato, giungevano segnalazioni di personaggi sconosciuti (donne presumibilmente nomadi) che si aggiravano nel popoloso quartiere con aria sospetta. In conseguenza la polizia aveva rafforzato i servizi di vigilanza con volanti e squadre in borghese.

Quando, verso le 11 di mercoledì, è arrivata l’ennesima segnalazione circostanziata da parte dei cittadini, tutto l’apparato di polizia era pronto a entrare in azione. Così le due donne sono state sorprese al sesto piano del condominio «Unità», dove avevano cercato di entrare in due appartamenti, in quel momento vuoti, segno che avevano scelto le “prede” con attenzione. Addosso (nel reggiseno) avevano cacciaviti, una chiave inglese e, nella borsa, dei calzini bianchi da usare come guanti per non lasciare impronte. Arrestate con l’accusa di tentata rapina aggravata, e denunciate per possesso di arnesi da scasso, sono state identificate come M.C. 26 anni, cittadina serba, e R.S. 17 anni, cittadina croata, entrambe in Italia senza fissa dimora, con a carico numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, commessi in varie parti del territorio nazionale ed anche all’estero. Nello specifico, a carico di M.C. anche un ordine di carcerazione, emesso dalla procura di Ragusa nel 2013. Nei confronti della minoare. una misura cautelare di permanenza in casa. La 26enne. che aveva dichiarato agli agenti di essere incinta, è stata condotta all’ospedale di Chioggia ove i sanitari hanno accertato una gravidanza di pochi mesi. Pertanto è stata portata in carcere alla Giudecca dove trascorrerà un anno di reclusione dopo la condanna di ieri per direttissima, mentre la minore è finita nel carcere minorile di Treviso.

Diego Degan

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