Nodo al cordone, bimbo nasce morto

Nessun segno di sofferenza durante tutta la gravidanza. L’azienda sanitaria ha già avviato un’indagine interna

CHIOGGIA. Tragedia nel reparto di Ostetricia, bimbo nasce morto per un nodo vero di funicolo al cordone ombelicale. Per il piccolo, che non aveva manifestato alcun problema durante tutto il periodo di gestazione, non c’è stato nulla da fare perché il nodo ha interrotto improvvisamente il flusso di sangue dalla placenta al feto. Il nodo è un’evenienza che non si può prevedere e che non è diagnosticabile con nessun esame.

L’azienda sanitaria, come da prassi in questi casi, ha avviato un’indagine interna per verificare che tutte le procedure siano state corrette, ma da una prima ricognizione è già emerso che ai sanitari non può essere contestato nulla.

È successo ieri mattina. La signora è arrivata in ospedale alle 2.30 per la rottura prematura delle acque. È stata immediatamente sottoposta a monitoraggio come da protocollo. I tracciati non hanno evidenziato nulla di strano. Alle 7 la paziente, anche se non era in travaglio, è stata trasferita in sala monitoraggi e dopo continui tracciati normali si è registrata una breve alterazione, un calo del battito, che ha indotto i medici a effettuare un parto cesareo di urgenza. La donna non è stata trasferita nel blocco operatorio, ma è stata operata immediatamente nella sala parto per accelerare al massimo i tempi. Alle 8.04 il bambino è nato morto e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione di anestesisti e pediatri per oltre 45 minuti.

Sulle cause della morte non ci sono dubbi di alcun tipo. Il piccolo presentava un nodo vero sul cordone ombelicale che ha interrotto il passaggio di sangue. La presenza di nodi non è un’evenienza rara, ma non è diagnosticabile e può avere conseguenze tragiche perché può causare l’improvvisa cessazione del flusso sanguigno dalla placenta al bambino. Basta un qualsiasi movimento sulla pancia della mamma e si può interrompere il flusso sanguigno provocando la morte del piccolo. Durante tutta la gravidanza, il feto non aveva mai manifestato segni di sofferenza negli esami di controllo previsti. Le visite e i monitoraggi eseguiti nell'arco dei nove mesi avevano sempre mostrato un bambino che cresceva bene, senza problemi.

I sanitari hanno spiegato ai genitori la tragica fatalità che ha provocato la morte del loro bimbo. Alla madre è stato fornito anche il supporto psicologico previsto in questi casi. Il primario di Ostetricia e Ginecologia Luca Bergamini ha avviato, come da protocollo, una commissione interna e ha inviato una relazione dettagliata e supportata da materiale fotografico in Regione, ma è verosimile che non ci saranno approfondimenti di indagine perché la causa della morte è chiara e impossibile da evitare.

In Italia ogni anno muoiono 5.000 neonati, ogni 350 parti nasce un bimbo morto. La letteratura medica indica il nodo vero di funicolo come una causa di decesso del feto.

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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