Noalese, si alza la protesta «Vogliamo interventi»
CASELLE. Caselle piange Mario Fraccon, Caltana resta in apprensione per Matteo Spolaor, il quarantenne ancora in prognosi riservata dopo il tremendo schianto di martedì sulla Noalese. L’uomo, dipendente della Piovan, era in sella alla sua Ducati Monster insieme a una collega di Casier, C.F. di 24 anni, che rimane ricoverata, ma fuori pericolo, a Mirano.
Per Spolaor, invece, saranno decisive le prossime ore: il centauro è ricoverato in Rianimazione all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Nella carambola ha riportato la frattura di due costole e un ematoma al collo che preoccupa e non permette ai medici di sciogliere la prognosi. Resta intubato e sedato, in attesa che la situazione si evolva al meglio. Intanto Caselle attende il nullaosta per celebrare i funerali di Mario Fraccon, l’ottantaduenne che nell’incidente ha perso la vita, travolto dalla Ducati. Lo schianto all’ora di pranzo di martedì, quando l’anziano stava pedalando sulla Noalese da Tabina, dove abitava, verso il centro di Caselle, per raggiungere gli amici al bar.
Davanti alla Conbipel ha attraversato la regionale, non accorgendosi, forse anche a causa di un difetto dell’udito, dell’arrivo della moto. Per lui non c’è stato nulla da fare, scaraventato a terra e morto sul colpo, mentre per i due feriti è stata inviata sul posto un’ambulanza e l’elisoccorso. A Caselle, intanto, si alza la protesta dei residenti per la pericolosità della strada. «Liberateci dall’incubo», chiedeva martedì un gruppo di abitanti accorsi sulla strada, come troppe altre volte, dopo l’ennesimo schianto. In paese non si contano più gli incidenti più o meno gravi capitati negli ultimi anni nel tratto tra Tabina e via Cognaro, in zona commerciale. Auto finite nel fosso, schianti all’incrocio, famosi purtroppo quelli nel centro del paese, al crocevia con via Cavin Caselle: un’auto finita contro una vetrina dopo un terribile schianto con un bus di linea carico di pendolari e un bambino volato fuori dal seggiolino, miracolato.
Appena fuori il territorio di Santa Maria di Sala, tristemente famosa è la tragedia del piccolo Santiago Berto, spirato sull’asfalto dopo una tremenda carambola tra auto, tra Stigliano e Briana. Non si contano poi gli schianti e i troppi lutti che hanno caratterizzato il tratto a Noale e a Moniego, per finire poi a Scorzè, fino ai confini con la provincia di Treviso. Schianti, soccorsi, purtroppo ancora fiori. Ieri, intanto, poco distante e più o meno alla stessa ora, nuovo incidente per una precedenza saltata tra via Rivale e via Einstein, a due passi dalla Noalese, in zona industriale. Tre le auto coinvolte, tre anche i feriti, per fortuna non gravi. Sul posto ambulanze e vigili del fuoco.
Filippo De Gaspari
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