Noale, scoppia la polemica «Bisogna fermare i roghi»

Il Movimento 5 Stelle non comprende la deroga concessa nonostante i valori di Pm10 alle stelle. La Pro Loco: «La catasta è stata diminuita, il falò si farà»
Di Filippo De Gaspari

Smog alle stelle, ma panevin confermati nel Miranese. E in molti comuni è polemica. Noale e Spinea, dove si accendono alcuni dei falò più importanti della provincia, ben radicati nella tradizione, c’è chi si chiede se, nel pieno di una nuova emergenza inquinamento, sia davvero il caso. Come il consigliere del Movimento 5 stelle di Noale Matteo Scordino, che a riguardo ha presentato anche un’interrogazione: «Vogliamo sapere in che misura e con quali motivazioni è stata rilasciata una deroga per i falò dei prossimi giorni», chiede Scordino, «e con quali misure di controllo della sicurezza e degli inquinanti atmosferici è stato concesso alla Pro Loco di Noale di promuovere venerdì la rievocazione storica denominata “Antica festa dell’Epifania” che prevede l’accensione dell’enorme “pirola parola” e del successivo spettacolo pirotecnico».

Soprattutto dopo che, come ricorda il consigliere pentastellato, il Comune aveva raccomandato nei gironi scorsi ai cittadini di evitare l’accensione di fuochi e botti. Il sasso è lanciato: non piove da novembre, la qualità dell’aria rasenta il livello “pessimo” e nonostante le correnti fredde attese in queste ore siano destinate a migliorare (anche se poco) la situazione, non si intravvedono all’orizzonte precipitazioni in grado di risolverla del tutto. Notoriamente i falò dell’Epifania producono concentrazioni record di polveri e il rischio è di ritrovarsi già sabato punto e a capo: insomma, i 5 stelle si chiedono se sia proprio il caso. Il dibattito è aperto. Risponde Enrico Scotton, presidente della Pro loco noalese: «Al momento è tutto confermato», spiega, «il Comune ha autorizzato la manifestazione e noi la faremo. Il tema dell’inquinamento comunque è posto da tempo: per questo abbiamo ridotto la catasta e scelto di utilizzare soltanto fascine di legna, preparate dai nostri volontari utilizzando ramaglie raccolte lungo le rive dei campi». Nessun accelerante o altro. Ma c’è di più: «Sul fatto che si debba ridurre il numero dei “panevin” siamo anche d’accordo», aggiunge Scotton, «ci sono comuni dove se ne fanno più di dieci. A Noale saranno tre quelli ufficiali, il nostro, uno a Cappelletta e uno a Briana. Fino a quando non interverranno scelte diverse, noi andiamo avanti».

Anche a Spinea è confermato il falò di Fornase organizzato dai volontari di “Fornase insieme” per la loro ventesima Festa della Befana. Gli stessi, lo scorso anno, avevano deciso di annullare il rito del “brusa a vecia”, mantenendo solo la festa della consegna delle calze ai bambini e i dolci. Il Comune, lungi dal fermarla, aveva applaudito alla scelta “responsabile” dei promotori. Quest’anno, da Fornase, gli organizzatori fanno notare che la situazione non è drammatica come lo scorso anno e che, è vero, non è prevista pioggia per giorni ancora, ma la ventilazione e il freddo dovrebbero comunque aiutare.

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