Postamat fatto esplodere a Noale, l’ufficio chiuso fino a maggio
Sopralluogo dei tecnici di Poste Italiane, danni per oltre centomila euro. Banconote macchiate e inutilizzabili dai ladri grazie ai dispositivi di sicurezza. Al via i lavori per il ripristino. L’elenco degli sportelli utilizzabili dagli utenti

Oltre 100 mila euro di danni e almeno un mese e mezzo di disservizi, visto che almeno fino a maggio l’ufficio postale di Noale è destinato a restare inservibile. È il primo bilancio dell’esplosione che sabato ha squarciato lo sportello automatico di via Felice Polanzani, devastando anche le vetrate e gli ambienti interni della sede Poste Italiane noalese.
Un disastro che, oltretutto, non avrebbe fruttato granché ai ladri: i dispositivi di sicurezza nel Postamat, infatti, si sarebbero attivati, macchiando tutte le banconote e lasciando la banda dei delinquenti con un bottino di carta straccia.
Lunedì mattina, 24 marzo, il sopralluogo dei tecnici della società ha reso immediatamente evidente come, per sistemare i danni causati dall’assalto di tre giorni fa, saranno necessarie come minimo tre o quattro settimane: tra controsoffitti crollati, porte blindate divelte e divisioni murarie interne spazzate via, la stima è di almeno 100 mila euro, che si vanno a sommare alla perdita dei 115 mila custoditi nel cassetto di sicurezza dello sportello automatico.
Gli uffici, insomma, si trasformeranno in un cantiere, almeno fino alla fine di aprile o all’inizio di maggio; e anche quando gli sportelli torneranno operativi bisognerà aspettare ancora prima di veder tornare in funzione il Postamat: per ricollocare la cassa dell’Atm ci vorranno altri due mesi, come minimo.
Solo questa che è stata distrutta costava 40 mila euro; nelle devastazioni interne si contano gli altri 60 mila euro di danni.
D’altronde è possibile che proprio la posizione del blocco blindato, a ridosso delle vetrine, abbia causato una simile distruzione negli ambienti dell’ufficio postale: rispetto a una banca, le sedi di Poste Italiane sono spesso costrette a posizionare i loro sportelli automatici su muri meno protetti, e proprio per questo la banda potrebbe aver deciso di prendere di mira gli spazi dalle insegne gialle e blu.
È altamente probabile, infatti, che sia stata la stessa batteria di ladri a colpire anche a Mogliano e Pederobba: nella Marca, così come a Noale, le segnalazioni arrivate ai carabinieri parlano di un’auto scura, probabilmente un Suv nero, e ora saranno le riprese della videosorveglianza a confermarne la descrizione.
Difficile, invece, che da queste si possa ricavare una targa utile: con ogni probabilità la placca identificativa sarà stata rubata e poi appiccicata sul mezzo della banda.
Intanto, in attesa dei risultati delle indagini, per l’utenza noalese si sono subito verificati i primi disagi: lunedì mattina, all’entrata dell’ufficio di via Polanzani, erano state appese indicazioni precise, Poste Italiane individua nell’ufficio di Mirano quello più vicino (è aperto dalle 8.20 alle 19.05); poi ci sono gli altri uffici postali della zona: i più vicini aperti di mattina da lunedì a sabato sono Moniego, nello stesso Comune. Poi ci sono quelli di Scorzè, Robegano e Martellago.
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