Noale in festa per Aprilia Il grazie arriva dalla torre
NOALE. Sei giorni dopo il doppio trionfo in Superbike a Losail (Qatar), ieri è comparso uno striscione srotolato lungo le mura della torre dell’Orologio di Noale: «Noale festeggia Aprilia. Campioni del mondo Superbike 2014». E c’è anche l’hashtag #noncistanchiamomaidivincere. Un grazie arrivato dal Comune per il titolo mondiale numero 54, gli ultimi due ottenuti dal francese Sylvain Guintoli (tra i piloti) e quello costruttori (lo stesso transalpino e Marco Melandri).
L’iniziativa dovrebbe essere il preludio alla festa in onore della casa motoristica che, nonostante fatichi nelle vendite e nel mercato, in pista continua a mietere successi. Date ufficiali ancora non ce ne sono, molto dipenderà dai piloti e dagli impegni delle prossime settimane. È vero che la stagione si è chiusa domenica scorsa, ma bisogna mettere insieme diversi pezzi per formare il puzzle in formato festa. Al momento non ci dovrebbe una serata in stile Max Biaggi, quando nell’autunno di due anni fa e nel 2010 arrivò nella città dei Tempesta per celebrare il titolo Superbike.
Non è escluso, invece, che ci possano essere dei momenti nell’arco di una giornata dedicata alla visita della fabbrica dove nascono i bolidi di Superbike, ovvero le moto derivate da quelle di serie, e quelle del Motomondiale. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, anche perché non si potrà andare troppo in avanti visto l’imminente arrivo del periodo natalizio e con Aprilia che dovrà mettersi al lavoro per preparare il 2015, dove rientrerà in MotoGp senza tralasciare la Superbike. «Siamo in contatto con l’azienda», spiega il delegato al Tempo libero Giuseppe Mattiello, «e nei prossimi giorni dovrebbe essere presa una decisione».
A breve saranno noti i dati delle vendite di ottobre ma si sa già che a fine mese ci si fermerà con la produzione per 320 persone fino a dopo la Befana. Non che gli altri anni non sia mai successo, ma chi pensava in una ripresa è rimasto deluso. La trattativa che dovranno portare avanti Fim e Fiom da qui al 31 gennaio, quando scadrà l’accordo stipulato a inizio 2014, non sarà semplice: c’è la materia esuberi da affrontare, oltre a rivedere la cassa integrazione per gli operai di Scorzè.
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