Noale, al voto sul Pat maggioranza divisa Aria di crisi in giunta
NOALE. Prima la firma della sottoscrizione del Pat (Piano assetto del territorio) con tanto di foto sul profilo Facebook con il sindaco di Noale Patrizia Andreotti e il suo assessore all’Urbanistica Alessandra Dini da un lato e il sindaco della Città metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro dall’altro. Qualche ora dopo, in Consiglio, la doccia gelata, magari sognata vista la calura ma non certo gradita dal punto di vista politico: uno dei gruppi di maggioranza, La Forza dei Noalesi, ha fatto mancare il numero legale poco prima della discussione per adottare proprio il Pat, aprendo un mal di pancia interno. Se questo sarà guaribile in pochi giorni o meno lo scopriremo a breve ma di certo le parole del capogruppo de La Forza dei Noalesi Katia Vallotto non sono passate inosservate: «Questo documento non è stato condiviso in maggioranza se non per sommi capi. Bisognava coinvolgere tutti, consiglieri e cittadini. Per questo decidiamo di uscire dall’aula». Uscito pure l’assessore Andrea Muffato, dello stesso gruppo. «Il Pat è un documento serio», dice, «e per coerenza verso il mio capogruppo, me ne andrò».
Servirà una verifica all’interno della maggioranza. «Non comprendo i motivi espressi da Vallotto», commenta Andreotti, «dal momento che le altre due forze di governo locale, Pd e Impegno Comune, hanno dichiarato come il percorso fosse stato condiviso da molto tempo. Stupisce come il testo, non cambiato da dicembre 2014, fosse passato in commissione anche con i voti de La Forza dei Noalesi».
Tutto liscio, invece, a Salzano. Il Comune ha il nuovo Pat. La firma è avvenuta nei giorni scorsi tra il sindaco della Città metropolitana Luigi Brugnaro e il sindaco di Salzano Alessandro Quaresimin e segue l’adozione del documento avvenuta a novembre 2011. Tra gli obiettivi quello di migliorare gli spazi urbani, avvalendosi del credito edilizio. «Avremo anche una significativa azione di riordino», spiega Quaresimin, «e si potranno valorizzare le risorse naturalistiche come l’oasi Lycaena, le aree ex cave, corridoi naturalistici, dedicando particolare attenzione alla sicurezza idraulica del territorio. Inoltre è prevista la costruzione delle bretelle che consentiranno ai mezzi di attraversamento di evitare i centri di Salzano e Robegano».
Nel disegno urbanistico, l’area della stazione di Salzano diverrà un punto importante per il sistema di trasporto pubblico metropolitano e di collegamento con gli altri centri del territorio veneziano.
Alessandro Ragazzo
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