No unanime della Municipalità al fotovoltaico a Campalto nel terreno della Rai

Dopo il no all’impianto di Ca’ Solaro, arriva anche l’ordine del giorno votato dal parlamentino contro il progetto previsto nel Quartiere di gronda lagunare

Marta Artico

La Municipalità di ce no all’impianto che interessa due ettari di terreno a ridosso della gronda lagunare nell’area di proprietà di Rai Way a Campalto. Un parco di pannelli fotovoltaici pensati per alimentare il nuovo Data Center che verrà realizzato all'interno dell’area e che è stato annunciato nei mesi scorsi da Palazzo Labia. 

A progettarlo è la Intellienergia S.r.l. e si compone da una distesa di circa 3.500 pannelli che serviranno a garantire energia solare per l’attività del nuovo Data Center, che andrà a fare parte di una rete di 19 centri di elaborazione dati diffusi sul territorio nazionale, con una dorsale di oltre 6.000 km, utile per le esigenze dello streaming lineare e ad alta definizione. Il progetto è stato depositato in Regione a fine 2024 per l’esame della Via (valutazione di impatto ambientale) regionale.

«In data 30 dicembre 2024» si legge nell’ordine del giorno «è stata depositata presso la Regione l’istanza relativa alla “Costruzione ed esercizio di un impianto fotovoltaico della potenza di 2,1 MW nel comune di Venezia denominato “Venezia - Campalto”, al fine di ottenere il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale» si legge «la Municipalità è l’istituzione più vicina ai cittadini, volta a raccogliere le loro istanze e perciò deve sempre essere preventivamente coinvolta in decisioni impattanti per il territorio di competenza».

La Municipalità spiega che «la zona è individuata dal Prg come “Attrezzature di Scala Urbana e Territoriale, Zone per Attrezzature, Spazi Pubblici o di uso pubblico territoriale - Vua - Verde Urbano Attrezzato di progetto”, quindi non adatta ad ospitare ulteriori impianti tecnologici».

Non solo: «Sull’area in questione insistono molteplici vincoli di vario tipo: ambientali, paesaggistici, archeologici, Enav, Unesco. L’aera risulta interna al perimetro di conterminazione lagunare e parzialmente all’interno della Zps (Zona di protezione Speciale) Sic (Siti di interesse Comunitario) e inserita in un contesto già oggetto di ampie discussioni e confronti (Punta Passo, area fosfogessi) per lo sviluppo di un waterfront fruibile dalla cittadinanza ed unico nel suo genere»

 Da qui la decisione contraria: «Questa Municipalità, pur essendo favorevole alle fonti di energia rinnovabili, ha già espresso la propria contrarietà con due propri ordini del giorno, ritenendo che tali impianti vengano realizzati in luoghi lontani dai centri abitati e che non vadano ad impattare con il territorio circostante, la sua natura e la sua fauna».

 

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