«No alle unioni civili alla fiera degli sposi»

«Una cosa sono i matrimoni, un’altra le unioni civili, sbagliato mescolare le due cose». Il vicesindaco, Luigi Trevisiol, ha commentato così l’idea di una fiera degli sposi, evento in villa ai primi...

«Una cosa sono i matrimoni, un’altra le unioni civili, sbagliato mescolare le due cose». Il vicesindaco, Luigi Trevisiol, ha commentato così l’idea di una fiera degli sposi, evento in villa ai primi di settembre, aperta anche ai nuovi target legati alle unioni tra persone dello stesso sesso.

La Confcommercio-Ascom, organizzatrice dell’evento, non si è esposta, ma voci piuttosto insistenti indicano che questa edizione, e soprattutto le successive, potrebbero aprirsi al nuovo "mercato". Esposizioni e stand mirati alle coppie del futuro sancite dalla unioni, ora previste per legge dallo Stato.

È bastato che circolasse la voce che il vicesindaco, acerrimo nemico delle unioni, prendesse posizione. Il sindaco, Andrea Cereser, molto più aperto a queste novità, è in vacanza, pare a Monaco, dove è giunto in treno per poi tornare in bicicletta in un tour de force tra Germania e Austria.

E forse dovrà pedalare più velocemente verso casa viste le esternazioni dell’integerrimo Trevisiol: «Ho già detto che non sarò un obiettore, ma se dovrò celebrare queste unioni, io non ci sarò perché impegnato. Quanto alla fiera degli sposi, non credo che le unioni civili debbano essere contemplate minimamente, seppure si stia parlando di un evento legato al commercio e in generale al mercato. Casomai qualcuno potrà avere l’ardore di organizzare un evento o una fiera sulle sole unioni civili».

Chi plaude all’apertura di San Donà di Piave è il comitato per i diritti civili di Jesolo: «Crediamo che l’idea di una fiera degli sposi sotto il segno delle unioni civili fresche di legge sia un importante passo avanti verso la civiltà e il rispetto».(g.ca.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia