«No all’ampliamento della Nekta»

I sindaci di San Donà e Noventa si uniscono alla protesta del comitato

Caso Nekta: i Comuni di San Donà e Noventa chiederanno insieme un incontro a Zaia, per convincere il governatore a rivedere il parere positivo della Regione all’insediamento dell’impianto per la lavorazione delle ceneri di pirite. È una delle novità emerse dall’incontro che alcuni rappresentanti dei comitati «No Nekta» hanno avuto ieri pomeriggio con i sindaci di San Donà, Andrea Cereser, e Noventa, Alessandro Nardese.

Appuntamento in agenda da tempo, anche per consentire al comitato di conoscere la nuova amministrazione di San Donà. In attesa della discussione del ricorso al Tar, la cui prima udienza non è stata ancora fissata, Cereser e Nardese hanno ribadito la loro linea di contrarietà all’insediamento dell’impianto e le ragioni di fondo da cui trae origine questa posizione. Ovvero la scelta, espressa chiaramente nelle norme dei piani regolatori, che nuove aziende sottoposte a valutazione d’impatto ambientale non si possano insediare nell’area industriale, anche perché nella zona produttiva sono già presenti alcune attività a rischio. Il territorio, insomma, ha già pagato un dazio e ora i Comuni puntano a salvaguardare l’area artigianale e industriale che, nonostante la crisi, offre lavoro a molte persone.

Il comitato «No Nekta» è ancora in attesa di una risposta alla richiesta di incontro formulata a Zaia ormai la scorsa estate. Adesso è intenzione anche dei Comuni avanzare una richiesta congiunta di incontro al governatore, per spingerlo a tornare sui suoi passi. I comitati, intanto, proseguiranno nelle loro iniziative. Sulla base delle segnalazioni di alcuni residenti, infine, è stato chiesto al Comune di San Donà di verificare, nello stabilimento già esistente, l’adeguatezza della pavimentazione della zona di deposito dei camion.

Giovanni Monforte

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia