No alla stangata per i posti barca

Altolà del difensore civico regionale ai cinquemila conguagli richiesti per i canoni pagati dal 1989
Di Francesco Macaluso

CHIOGGIA. Altolà del difensore civico regionale Roberto Pellegrini alle oltre 5000 richieste di conguaglio dei canoni arretrati con effetto retroattivo fino al 1989 inviate dal Magistrato alle Acque ai concessionari dei posti barca in laguna.

L'intervento del difensore civico regionale , che fissa la limitazione a cinque anni di retroattività per i conguagli, con divieto di richiedere interessi di mora e impossibilità di annullare i contratti di concessione “nel caso di violazioni di rilievo esclusivamente tributario” per errori imputabili alle pubbliche amministrazioni, è arrivata a un mese giusto dall'istanza inviata dal Comune di Cavallino-Treporti dove si segnalava la necessità di intervenire nella questione che riguarda gli oltre cinquemila concessionari della gronda lagunare raggiunti dalle raccomandate del Magistrato alle Acque.

L’organo statale con sede a Venezia aveva infatti richiesto ai concessionari dei posti barca, entro il termine ultimo del prossimo quattro ottobre, il pagamento delle cifre di copertura dei canoni arretrati fino al 1989, che in alcuni casi estremi, calcolando arretrati per 24 anni, interessi di mora e sanzioni, toccavano qualcosa come 86 mila euro per singolo concessionario. Una vera beffa, che ora potrebbe ridimensionarsi.

La stangata per i posti barca ha infatti colpito privati, pescatori professionali, artigiani di Chioggia, Cavallino-Treporti e Venezia che lavorano nelle isole, tutti soggetti che necessitano del posto barca e per decenni, quando la gestione competeva al Demanio, avevano pagato i bollettini prestampati da 180 euro annuali per avere il posto barca.

Dal 2010, anno di subentro gestionale del Magistrato alle Acque, era infatti emerso l'errore di calcolo basato su tabelle errate. La cifra corretta, secondo quanto calcolato dal Magistrato alle Acque sarebbe di 370 euro annui da recuperare per differenza e in modo retroattivo fino al 1989.

Anticipando l'intervento del difensore civico, qualche giorno fa era partita un'indicazione dall'assessore di Cavallino-Treporti, Mirco Bodi, che lunedì scorso aveva incontrato a Chioggia la dottoressa Cinzia Zincone, dirigente del Magistrato alle Acque.

«La dirigente», ha dichiarato il consigliere comunale di Cavallino-Treporti, «si è resa disponibile a essere presente ad un incontro che organizzeremo a Cavallino-Treporti il 26 agosto al quale invitiamo anche i concessionari di Venezia e Chioggia».

«Credo», conclude il consigliere comunale, «che tante iniziative solitarie dei concessionari che hanno coinvolto i loro avvocati, oltre che essere legittime, portino con sé anche tanta e inevitabile confusione rispetto all'azione corale che stiamo coordinando. Per questo è importante coordinare le iniziative».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia