«No al villaggio campeggio nell’oasi di Valle Vecchia»

Caorle. Manifestazione ambientalista contro i progetti speculativi sulla zona Rilanciata l’idea di realizzare un parco naturale della laguna: stop al cemento

CAORLE. «Giù le mani da Valle Vecchia»: stop ai progetti speculativi e via libera al parco naturale della laguna di Caorle e Bibione. Non si placano, ma anzi si rinfocolano le proteste dei naturalisti contro i progetti edilizi che vedrebbero un nuovo complesso turistico vicino a Valle Vecchia, più precisamente a Brussa.

Un grande villaggio-campeggio che, seppure armonizzato con la natura circostante e studiato per alterare il meno possibile l’ambiente, porterebbe, sempre secondo Legambiente e chi si batte per proteggere la zona, a degli scompensi e presto alla rovina di uno degli ultimi tratti verdi e incontaminati rimasti nell’Alto Adriatico. Per difendere Valle Vecchia e le sue bellezze naturalistiche, si è svolta, domenica scorsa, proprio in quelle zone, l’ennesima manifestazione pacifica sostenuta da un esercito di cittadini armati solo da insegne e scritte per la salvaguardia dell’area ma soprattutto per sostenere l’unico vero progetto che credono valga la pena portare avanti, cioè quello del parco naturale. Un’idea di cui si discute da oltre trent’anni, ormai, da realizzarsi su di una grande area protetta di circa 10 mila ettari nei comuni di Caorle, San Michele e Concordia e necessaria per proteggere efficacemente un importante patrimonio naturalistico e culturale, e al tempo stesso per valorizzarlo in modo corretto e sostenibile.

Sono giunti da Portogruaro, Concordia, Marango, Caorle, tutti via mare e raccolti su di un unico punto di sbarco situato all’estremità di Valle Vecchia verso Porto Baseleghe. In tutto si sono contati circa duecento partecipanti riuniti in un corteo lungo tutta la spiaggia.

Unanime il grido di protesta: «Giù le mani da Valle Vecchia», recitavano le grandi scritte blu riportate sugli striscioni e che, in più di un’occasione, hanno sventolato a Caorle. «I cittadini del Veneto Orientale non sono disposti ad accettare per questi luoghi prospettive di cementificazione e di turismo di massa», ha detto Marco Favaro, consigliere di minoranza a Caorle e portavoce dell’iniziativa. «I tempi sono ormai maturi per l’istituzione del parco naturale della laguna». Da sempre, infatti, sulla questione, i pareri sono dei più contrastanti. Se da una parte c’è chi lotta per la salvaguardia, dall’altra c’è ancora un fronte di residenti nella frazione che vedrebbero in questo complesso turistico nuove prospettive di lavoro stagionale.

Gemma Canzoneri

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