No al taglio del gettone Boccato pronta a lasciare
CHIOGGIA. La consigliera Maria Chiara Boccato in rotta di collisione con i Cinque stelle.
L’ultimo atto di un divorzio nell’aria da mesi si è consumato a tarda notte, nel Consiglio comunale di giovedì, quando è stato discusso, e bocciato dalla maggioranza, l’ordine del giorno della Boccato che proponeva la riduzione dei gettoni di presenza. All’una e mezza l’ordine del giorno è arrivato in discussione. Nessuno dei Cinque stelle è intervenuto per commentarlo o fare rilievi. «A massacrarmi ci ha pensato il consigliere del Pd Montanariello», spiega la Boccato, «mi ha criticato duramente sostenendo che 67 euro di gettone sono pochi e che non ci sono motivazioni per tagliarli. Ha parlato per mezz’ora e il presidente del Consiglio non lo ha mai interrotto. Anzi, per tutta la sera lo ha lasciato parlare, anche togliendo la parola al vicesindaco e lasciandolo criticare l’assessore all’urbanistica. Quasi quasi mi verrebbe da pensare che ci fosse un accordo tacito da i due per farmi attaccare da un “esterno”. Dai miei compagni nemmeno mezza parola, solo una laconica dichiarazione di voto del capogruppo Bonfà in cui si dice che avrebbero votato contro perché non vogliono fare i conti in tasca a nessuno».
A favore hanno votato i consiglieri di opposizione Romina Tiozzo (Chioggia è libera) e Beniamino Boscolo Capon (FI). La bocciatura, che segue un isolamento di quasi tre mesi, impone ora alla Boccato di prendere una decisione. «È evidente che il M5S predica una cosa e poi ne fa un’altra», spiega la consigliera, «quando è all’opposizione chiede ai politici di tagliarsi i compensi, ma quando è al governo se lo dimentica. Ne prendo atto. Prendo anche atto che probabilmente ho sprecato sette anni della mia vita a sostenere il Movimento e a credere a tutti i principi su cui si fonda. Ora mi prendo qualche giorno per meditare». La Boccato potrebbe dimettersi o dichiararsi indipendente. (e.b.a.)
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