«No al taglio degli alberi faremo resistenza passiva»

Jesolo. Il sindaco Zoggia: la tensione è troppo alta, i pini verranno sostituiti La polizia a caccia dei vandali che hanno segato tre castagni in piazza Kennedy
Di Giovanni Cagnassi
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - PROTESTA E RACCOLTA FIRME CONTRO TAGLIO PINI MARINI VIA PINDEMONTE
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - PROTESTA E RACCOLTA FIRME CONTRO TAGLIO PINI MARINI VIA PINDEMONTE

JESOLO. Oggi inizia una nuova settimana di battaglie in via Pindemonte, contro il taglio dei pini. Sparite croci e lumini, come aveva chiesto Lucas Pavanetto di Fratelli d’Italia, ma le polemiche sono sfociate in atti di grave inciviltà, dopo che in piazza Kennedy ignoti hanno addirittura tagliato tre castagni sani con una motosega. La città è divisa tra chi è a favore e chi vuole il taglio di alberi. La polizia sta indagando contro i vandali che hanno tagliato i tre castagni nella piazza di Jesolo Paese: saranno denunciati per danneggiamento aggravato.

Il sindaco, Valerio Zoggia, lancia un appello alla comunità jesolana. «Le tensioni sono salite troppo», dice, «ricordiamo che ci sono sì ambientalisti convinti e sinceri e rispettosi del patrimonio ambientale, ma anche persone che si sono rovinate la vita per strade sollevate dalle radici, che hanno fatto incidenti, sono menomate. E poi attività commerciali che hanno subito altri danni. La nostra assicurazione non copre più i danni, i premi sono saliti oltre misura. I pini saranno sostituiti comunque da piante adeguate, in particolare il Pirus Chaleriana in via Pindemomente. Quindi gli alberi torneranno e subito quando saranno tagliati e se non avessimo aspettato ci sarebbero già. Chi, come Daniele Bison e altri, parla di ingabbiare le radici non si rende conto di cosa dice. Non sono operazioni possibili con le radici dei pini».

Una sponda inattesa arriva dall’ex consigliere comunale Egidio Zottino, già presidente della commissione urbanistica. «È giusto che siano tagliati i pini», dice, «anche io mi ero battuto per questo. Hanno creato danni sollevando l’asfalto con le radici, causato incidenti. Pieni di pigne, perdono gli aghi che creano altri problemi, intasano i tombini, coprono le strade che diventano scivolose e pericolose. Possiamo sostituirli con altre essenze, e penso all’acero bianco».

Ma chi protesta in via Pindemonte non molla, ha deciso per la resistenza passiva: «Non incorreremo in alcun reato», dice Claudio Corazza che è uno dei referenti, «se violeremo delle leggi, ci fermeremo subito. La nostra è una protesta personale e spiace che vi siano state reazioni scomposte o addirittura atti deprecabili come il taglio selvaggio di alberi in piazza Kennedy, mentre anche il mio furgone ha subito dei danni».

Le opposizioni compatte hanno chiesto intanto un Consiglio comunale straordinario per affrontare la questione dei pini. In questi giorni il sindaco Zoggia sentirà il prefetto, ma per il momento i lavori sono ancora ufficialmente sospesi.

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