«No ai tuffi improvvisati sì a gare di nuoto in laguna»

Il delegato alla tutela delle tradizioni Giusto proporrà un regolamento alla giunta «La città va rispettata, ma un tempo si imparava nei canali: affrontiamo il tema»
Di Simone Bianchi
Interpress/Mazzega Scattolin Venezia, 10.06.2015.- Afa a Venezia, ragazzini fanno il bagno in canale (Del Megio)
Interpress/Mazzega Scattolin Venezia, 10.06.2015.- Afa a Venezia, ragazzini fanno il bagno in canale (Del Megio)

VENEZIA. No ai tuffi e alle nuotate improvvisate dei turisti nei canali cittadini, ma apertura a un regolamento che preveda la disputa di manifestazioni in cui sia previsto il nuoto in laguna.

Dopo le polemiche degli ultimi mesi, le denunce e purtroppo anche gli incidenti gravi tra i turisti disposti a tutto pur di lanciarsi in acqua da un ponte o poter raccontare di aver fatto due bracciate in Canal Grande, sulla vicenda interviene Giovanni Giusto, consigliere comunale delegato alla tutela delle tradizioni.

«Parto dal presupposto che i tempi sono cambiati e i turisti devono capire che la città va rispettata e non usata a loro uso e consumo, fino anche a tuffarsi e nuotare nei canali», spiega il consigliere Giusto. «Però vorrei al tempo stesso ricordare che storicamente i veneziani imparavano a nuotare nei canali cittadini, basti pensare alla “piscina” vicino a Santa Chiara, che altro non era se non una porzione di Canal Grande recintata e con uso a pagamento. Dagli anni Sessanta le cose sono cambiate, ci sono regole e limitazioni da rispettare, ma credo che un compromesso lo si possa trovare tra tradizione, storia e voglia di nuotare in laguna».

Da qui la proposta che Giovanni Giusto intende avanzare alla giunta. «Si potrebbe pensare a un regolamento che preveda di poter organizzare uno o più eventi di nuoto in laguna, partendo dalle attività agonistiche del nuoto libero che sono anche specialità olimpica. In città abbiamo un campione del mondo ed europeo, Fabrizio Pescatori, che assieme ai Nuotatori dei Murassi porta in giro il nome della nostra città. Quindi ribadendo il no a tuffi e nuoto improvvisato da parte dei turisti, il mio desiderio sarebbe quello di permettere alle persone di partecipare a una manifestazione che renda il nuoto protagonista. Magari con le mute che si usano adesso, la profilassi e tutto quel che serve in laguna, ma di permettere di vivere questa emozione antica che era dai veneziani».

Da qui l'idea di ripristinare la storica Coppa Byron dal Lido a Venezia, cancellata dopo gli anni Cinquanta e che ricordava le gesta di Lord Byron in laguna, oppure ideare un evento non in concorrenza con la Vogalonga, ma che crei una staffetta ideale in laguna tra vela al terzo, voga e nuoto. «Sarebbe bello, ma ci sarà da discuterne», conclude Giusto. «Dobbiamo però affrontare il tema. Magari poi meno turisti infrangeranno le regole».

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