«No ad altri due megapark in A4»

Teglio. Lista di minoranza contro il piano per l’area di Fratta. Mancherebbero le opere di mitigazione
Di Rosario Padovano

TEGLIO VENETO. La lista civica di minoranza “CambiAmo - Progetto civico per Teglio”, si oppone con forza al progetto Fratta Park di Autovie Venete, che prevede l’allargamento del parcheggio riservato ai camion sull’area di servizio di Fratta Nord.

Qui dovrebbero sorgere 101 stalli in più, mentre dall’altra parte, nell’area di servizio di Fratta Sud, che ricade per l’80% in comune di Teglio e per una minima parte nel comune di Fossalta, i posti saranno 48.

Si teme un impatto forte sull’inquinamento atmosferico e il problema riguarda anche i comuni vicini di Fossalta e San Michele.

Il progetto della concessionaria è stato già depositato e in questi giorni è sottoposto alla Via, cioè alla Valutazione Impatto Ambientale. Dovesse ottenere il via libera il Fratta Park sarà pronto nel 2018.

Inoltre secondo alcune fonti, i lavori per la costruzione dei nuovi parcheggi potrebbero cominciare alla fine del 2017. Stefano Spivach, capogruppo e portavoce della lista civica “CambiAmo”, ha già raccolto in paese diversi pareri negativi. Mancherebbero infatti le previste opere di mitigazione. «Da oltre 40 anni», riferisce Spivach, «l’autostrada A4 scarica nell’atmosfera del nostro territorio migliaia di tonnellate di anidride carbonica. La proprietà e l’ente gestore realizzano ingenti utili senza mai aver eseguito nel territorio un’opera di mitigazione o di compensazione. Noi tegliesi siamo stanchi e ci opporremo a questo progetto senza un adeguato bilanciamento».

Secondo le stime di pochi mesi fa nei primi 6 mesi del 2016 sono transitati per l’autostrada A4, nella zona di Teglio Veneto, sei milioni di veicoli. Il trand attuale dovrebbe essere simile. «Stiamo cercando e stampando tutte le delibere comunali dal 2009 in poi per vedere se ci sono margini per bloccare quest’opera. A oggi non esistono barriere fonoassorbenti e un solo metro quadro di bosco eseguito dalla proprietà o dal gestore dell’autostrada A4. Per tutto questo la comunità di Teglio», continua Spivach, «verrà premiata, si fa per dire, con la costruzione sul suo territorio di due nuove aree di sosta per i mezzi pesanti. Il monitoraggio dell’aria e del rumore è insufficiente. Le future opere di mitigazione saranno ancora più insufficienti, in quanto considerate anche per la terza corsia autostradale, le cui carreggiate passeranno tutte e due nel territorio comunale di Teglio Veneto».

Da qui in avanti le richieste della lista di minoranza saranno più insistenti. «Chiederemo», conclude Spivach, «maggiori opere di mitigazione per tutelare un territorio e una popolazione che da troppo tempo pagano, quotidianamente, gli effetti negativi prodotti dal massiccio flusso veicolare in autostrada».

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