No a spiagge naturiste alla Laguna del Mort: «Ma pronti a collaborare»

I sindaci di Jesolo ed Eraclea aprono a controlli congiunti e interventi sostenibili per favorire la frequentazione del tratto di spiaggia libera
Giovanni Cagnassi
I gradoni sconnessi che necessitano di interventi urgenti alla Laguna del Mort e i sindaci Nadia Zanchin (Eraclea) e Valerio Zoggia (Jesolo)
I gradoni sconnessi che necessitano di interventi urgenti alla Laguna del Mort e i sindaci Nadia Zanchin (Eraclea) e Valerio Zoggia (Jesolo)

JESOLO. L’unione fa la forza. Sul futuro della Laguna del Mort, lembo di spiaggia in territorio di Jesolo, ma di fatto a Eraclea Mare, i Comuni di Eraclea e Jesolo sono pronti a collaborare.

Parole dei sindaci Nadia Zanchin e Valerio Zoggia. E tramonta la possibilità di una spiaggia naturista regolamentata. Proprio il sindaco di Jesolo rilancia un piano per una nuova vita della spiaggia libera che al lido garantisce le quote da rispettare per legge.

«Parlare di naturismo non ha senso» dice il sindaco Zoggia, «questa è una spiaggia libera che deve restare tale, perché oltretutto sito di interesse comunitario. Non possiamo come soggetti pubblici organizzare questo tipo di fruizione e di turismo che potrebbero al massimo essere organizzati da un ente privato, un campeggio o una qualche struttura turistica. Noi dobbiamo lavorare con la Regione e Genio civile per garantire ripascimento e protezione contro l’erosione marina. Possiamo anche pensare a una spiaggia libera raggiungibile con mezzi rispettosi dell’ambiente, penso a navette da Cortellazzo, imbarcazioni a remi. Possiamo anche posizionare dei bagni chimici per gli ospiti».

Sulla stessa linea, la sindaca di Eraclea, Nadia Zanchin. «Intanto non è giusto fare campagna elettorale su questa spiaggia» dice con riferimento all’intervento critico di Jesolo In Movimento, «perché a Jesolo ci sono le elezioni e mi risulta che quel movimento che solleva la questione sia in corsa. Noi e Jesolo stiamo organizzando controlli congiunti con le polizie locali per fermare un certo tipo di frequentazioni promiscue. E ci stiamo anche concentrando sulla lotta all’abbandono dei rifiuti che è un’altra piaga».

Il leader di Jesolo in Movimento, Antonio Lunardelli, rilancia la questione. «In questi giorni abbiamo mostrato con un video in che condizioni si trova la spiaggia del Mort, lato est», precisa, «dove i gradoni in cemento e la muretta di contenimento sono stati divelti dalla forza del mare, ora vorremmo esaminare la restante spiaggia del Mort dove ricordiamo in passato si è insediata un’associazione di naturisti per un anno e poi non più replicata. L’assessore Alessandro Perazzolo sta promuovendo con forza questo tema affermando che si è attivato per questa un’iniziativa che sicuramente è vincente e attirerà turisti da tutto il mondo. Mi piacerebbe sapere se ci sono già delle procedure avviate per questa iniziativa e se sì, come pensa il nostro assessore di ridistribuire le concessioni demaniali. Importante è conoscere anche se questa è una decisione dell’intera amministrazione: mi risulta che comporterebbe l’aggiornamento del piano particolareggiato dell’arenile per ridefinire le zone date in concessione e dove vengono ridistribuite le zone di spiaggia è libera».

«Infatti» conclude «se questa spiaggia viene data in uso a una associazione di naturisti diventa di fatto una concessione demaniale e giocoforza gli stabilimenti balneari, posizionati sul resto dell’arenile jesolano, dovranno essere ridotti per far spazio alla spiaggia libera prevista per legge».  

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