«No a bagnini di serie A e serie B»
BIBIONE. Condizioni economiche inaccettabili. I sindacati, in particolare la Uil, si ribellano alla nuova piattaforma proposta dalla Bibione Spiaggia. Le parti sul nuovo contratto, che va a sostituire quello scaduto nel 2014, sono molto distanti. Il presidente dell'ente misto pubblico privato, che gestisce tre quarti del litorale di Bibione, non vuole per ora rilasciare dichiarazioni di carattere ufficiale. Vania Prataviera, che è anche presidente degli albergatori, si trincera dietro un lapidario “No comment”.
Si profila dunque un inverno caldissimo sul fronte sindacale. L'estate però è più vicina di quanto si pensi, Pasqua arriva tra due mesi e le feste come Pentecoste arrivano già a maggio. I servizi vanno garantiti, ma l'eventuale serrata rischia di bloccare tutto. E si fa presto a capire il perché. Gli interessi in ballo sono molti. A rendere nota la protesta dei dipendenti della spiaggia sono gli aderenti alla Uiltucs, guidati dal sindacalista Alessandro Visentin. Senza giri di parole il sindacalista parla di un atteggiamento scandaloso da parte dell'azienda. «Tutto è cominciato quando è scaduto il vecchio contratto di lavoro, frutto di 20 anni di concertazione che adesso non possono essere buttati nel cestino», ha detto Visentin, «alla Bibione Spiaggia piace vincere facile. Ha deciso di punto in bianco di presentare una proposta, senza concertarla coi lavoratori che sono in mobilità in quanto la stagione non è ancora aperta. Troppo semplice. Si siedano attorno a un tavolo. E discutano”. In pratica, quello che ha fatto venire il sangue agli occhi ai sindacalisti riguarda l'orario di lavoro e la flessibilità. Fonti sindacali sostengono, infatti, che Bibione Spiaggia ha proposto di far lavorare i dipendenti 4 ore in più alla settimana, per un totale di 44 contro le 40 precedenti. In più hanno chiesto flessibilità totale. Il bonus che Bibione Spiaggia elargirebbe sarebbe inferiore a quanto prevede il contratto nazionale. E ancora, Prataviera & C. starebbero pensando di scindere i servizi creando due tipologie di bagnini: uno di terra e uno di mare che apparterrebbero a due società differenti. Nessuna voce per ora si leva dagli ambienti dell'amministrazione comunale. È un silenzio carico d'attesa e tensione.
Rosario Padovano
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