Nizioleti, sì a “Terà” e ponte dei Zogatoli

L’assessore Agostini apre ad alcune modifiche proposte da un gruppo Facebook dopo un sondaggio

VENEZIA. Rio Terà, Madoneta, Parucheta, Salizada in sostituzione degli “odiati” Terrà, Maddonnetta, Parrucchetta e Salizzada: doppie graficamente corrette apparse sui “nizioleti” della città, ma dal suono stridente come un gesso sulla lavagna, per l’orecchio di un veneziano.

Queste le correzioni che - venerdì - il gruppo Facebook “Passato e Presente dei Nizioteti” sottoporrà all’assessora alla Toponomastica, Tiziana Agostini, risultato di un sondaggio effettuato online, dopo le polemiche d’autunno per quei “nizioleti” finalmente restaurati a San Polo, ma grondanti doppie. Ricostruzione ortograficamente corretta difesa dall’assessora Agostini, come il ripristino dell’ onomastica di molti nizioleti come Angelo che ha ritrovato Anzolo. Ma sulle doppie c’è stata “rivolta”: prima scontro, poi dibattito e, infine, la ricerca di un’intesa. «Sui nomi dei luoghi, ricostruiti storicamente con un lavoro che non era mai stato fatto prima e ha dato alla città il suo stradario, non c’è dubbio alcuno», commenta l’assessora Agostini, «l’incertezza era semmai sulla restituzione delle singole grafie, per lo scempiamento delle doppie in alcune parole, come Terà o Madoneta, che siamo pronti ad accogliere. Ringrazio il gruppo Facebook per il sondaggio e su alcuni termini proporremo alla soprintendenza - che deve dare il suo parere - una modifica rispetto allo stradario, per il quale abbiamo proceduto anche ad alcune correzioni di errori puramente materiali, come Calegheri che era diventato Callegheri: su 4 mila toponimi è possibile. Ma se siamo disponibili a sostituire “Terrà” con “Terà”, non così sarà per Ghetto, che così resta, com’è nelle mappe sin dal Settecento».

L’assessora alla Toponomastica apre anche su un altro punto che sta a cuore degli internauti, mobilitati in rete e - in tempi pre-Facebook - con raccolte firme e flash mob della prima ora, firmati anche Venessia.com: chiamare il Ponte di San Crisostomo, ponte dei Zogatoli, in ricordo del vecchio negozio di giocattoli che fu meta di generazioni di piccoli veneziani, prima di essere trasformnato in negozio di scarpe e ora finire ingloriosamente a ingrossare le fila dei negozi di souvenirs. «Non si potrà sostituire il nome, perché le diciture storiche vanno salvaguardate: Zanipolo non lo dice oggi nessuno, per tutto è campo Santi giovanni e Paolo, ma è giusto salvaguardare le due diciture: anche su disposizione della soprintendenza, molto ferrea su questi temi», conclude Agostini, «ma aggiungeremo la dicitura “detto dei Zogatoli”».

Resta ora da vedere con quali fondi si faranno le correzioni, dal momento che il rifacimento dei nizioleti a San Marco e San Polo (dove sono intervenuti anche i vandali a cancellare le doppie con orribili macchi nere) era stato finanziato da sponsor.

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