Niente profughi nell’ex caserma Tombolan

San Donà. Il sindaco Cereser: «Una quindicina di richieste per occupare gli spazi, presto un progetto»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CASERMA TOMBOLON-FAVA DOPO LA PULIZIA FATTA DALLA PROTEZIONE CIVILE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' - CASERMA TOMBOLON-FAVA DOPO LA PULIZIA FATTA DALLA PROTEZIONE CIVILE

Sono una quindicina i soggetti e le associazioni che hanno manifestato l’interesse a ottenere uno spazio all’interno dell’ex caserma Tombolan-Fava. Mentre il sindaco Andrea Cereser smentisce seccamente le voci: nella struttura di Fiorentina non è previsto alcun arrivo di profughi. Il consiglio comunale ha approvato la delibera con cui viene confermata la decisione del Comune di acquisire anche le ultime due porzioni dell’ex caserma rimaste in proprietà all’Agenzia del Demanio. Si tratta delle due aree su cui inizialmente avevano manifestato il loro interesse il Corpo dei Vigili del Fuoco e l’Agenzia delle Entrate. Salvo poi fare entrambi retromarcia.

«Con quest’ulteriore operazione, l’ex caserma Tombolan-Fava diventa un’area completamente disponibile per il Comune», ha chiarito l’assessore al patrimonio, Roberto Battistella. La delibera è stata approvata con i voti della maggioranza e l’astensione della Lista Zaccariotto, la cui presenza ha garantito il numero legale. Mentre il resto dell’opposizione ha abbandonato l’aula. La Lega Nord, con Giuliano Fogliani, ha espresso dubbi sulla copertura finanziaria dell’operazione e ha parlato di mancanza di chiarezza sulla destinazione dell’area.

Fogliani, raccogliendo alcune voci di corridoio, ha paventato il rischio di un prossimo arrivo nell’ex caserma di un cospicuo contingente di profughi. Circostanza, però, seccamente smentita. «Non arriveranno altri immigrati. Uno dei motivi per cui a suo tempo abbiamo chiesto la disponibilità della Tombolan-Fava è stato proprio per evitare di arrivare a situazioni simili a quelle che stanno accadendo a Cona», ha spiegato il sindaco Andrea Cereser, «allo stesso modo abbiamo chiesto di acquisire la parte restante non solo per completare il compendio, ma anche perché, finché rimarrà nella sua disponibilità, nessuno potrebbe negare al Demanio di fare quello che vuole su quel pezzo di base».

Cereser ha anche fatto il punto sul piano di valorizzazione dell’area. «In questi mesi abbiamo fatto un percorso coinvolgendo un gruppo sempre maggiore di persone», ha concluso, «abbiamo invitato questi soggetti a manifestare l’interesse a occupare uno spazio all’interno della caserma e, in risposta, abbiamo ottenuto una quindicina di richieste».

A metà ottobre gli operatori che hanno risposto e anche altri soggetti saranno ricontattati e quindi, una volta elaborato, il progetto per l’uso degli spazi sarà disponibile per la partecipazione di tutti.

Giovanni Monforte

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