Niente plastica in Canal Grande, ma Venezia apre ai pali sintetici

Operativo a Venezia il protocollo sui nuovi materiali d'ormeggio autorizzati in centro storico e laguna. Fuori dal centro si possono usare anche pali sintetici in poliuretano con anima metallica
VENEZIA. La rivoluzione-paline è una realtà: niente più pali solo in nudo legno per i canali del centro storico, il Canal Grande, le isole e la città di Chioggia, ma - vivamente consigliati - pali di legno «graffettati» con fascette metalliche longitudinali e paline protette con vernice epossidica a bassa viscosità. E, per le sottofondazioni non visibili, anche pali sintetici in poliuretano con anima metallica, utilizzabili però come ormeggio solo nelle zone non vincolate.


Con la firma del protocollo tra Comune, Magistrato alle Acque, soprintendenza per i Beni architettonici - da ieri - legno riciclato, pali sintetici in poliuretano o plastiche riciclate, vernici epossidiche, fascette protettive entrano a far parte (con precise indicazioni) del bosco di pali, paline, dame, approdi della laguna. Obiettivo del progetto: garantire una maggiore tenuta del sistema paline all'attacco corrosivo delle teredini e del moto ondoso, nel rispetto della tutela della città storica. Secondo gli esperti, i nuovi sistemi di ormeggio - seppur al momento più cari - garantiscono una tenuta fino a 5 volte superiore dei semplici pali attuali, da 3 a 15 anni. Autorizzati per gli ormeggi pubblici anche acciaio e cemento in particolari condizioni, come già al Lido.


«Legno sempre meno stagionato aveva una resistenza sempre inferiore», osserva la soprintendente Renata Codello, «con questo protocollo abbiamo trovato la sintesi tra funzionalità, sicurezza della navigazione, tutela paesaggistica e costi». «Non si tratta della liberalizzazione dei pali sintetici», commenta l'assessore Ugo Bergamo, «ma di un protocollo articolato, che ora ci permetterà di fare pulizia del fai-da-te proliferato in città, dove c'è chi usa tubi di plastica e grondaie. In questi mesi sono state elevate 800 contravvenzioni per pali fuori norma e ora il Comune ne imporrà la rimozione, dando ai veneziani un ventaglio di alternative». Il protocollo consiglia l'uso del legno puro - fino a ieri l'unico autorizzato - solo nei canali lagunari lontani dal centro storico, dove minore è l'impatto delle teredini per il ricambio d'acqua. «Da tempo la città attendeva indicazioni su una materia tanto delicata», commenta il sindaco Orsoni, «e finalmente il protocollo coniuga salvaguardia e modernità della città». Una commissione tecnica ha lavorato dal 2005 - da ricordato l'ingegner Mayerle - per raccogliere i risultati delle sperimentazioni: nuovi materiali proposti saranno valutati di volta in volta.

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