Niente park e giardino Residenti pronti alla causa
SOTTOMARINA. Residenti del comparto 8C1 di via Nicolò Zeno pronti a far causa per la mancata realizzazione, dopo 12 anni, delle opere di urbanizzazione (parcheggio e giardino) pagate al momento dell’acquisto degli appartamenti.
Le duecento famiglie, che abitano nel complesso residenziale, non sono più disposte a sopportare i ritardi dei costruttori e l’immobilismo dell’amministrazione comunale, che, a sua volta, aveva promesso di procedere legalmente se i lavori non fossero partiti e di riscuotere la fideiussione per procedere in modo coatto. Dagli ultimi incontri tra costruttori e amministratori pare che i lavori debbano partire a settembre, ma solo per una sessantina di posti auto sui 120-140 previsti.
«Sarebbe l’ennesima presa in giro», commentano i residenti, «dopo 12 anni, solleciti, proteste e soldi sborsati in anticipo realizzano metà dei posti previsti? Non ci siamo proprio. E gli altri condomini dove mettono la macchina? Aspettano altri 12 anni?».
La storia del comparto 8C1 parte da lontano. Nella compravendita degli appartamenti era compreso il pagamento delle opere di urbanizzazione. Parcheggio e area verde, però, non sono state realizzate e lo spazio esterno si è trasformato negli anni in una distesa di buche, fango, rifiuti di tutti i tipi, topi, scarafaggi, con tombini aperti, fili elettrici e tondini di ferro che sbucano tra l’erba. Una situazione intollerabile per i residenti che nella ricerca di spiegazione assistono per anni ad un rimpallo di responsabilità tra costruttori e amministrazione.
La procedura urbanistica si risolve con un passaggio in Consiglio comunale della variante nel giugno del 2012. Ma passano altri mesi e i lavori non si vedono. A febbraio scorso i residenti protestano di nuovo. Qualche mese dopo il sindaco Giuseppe Casson alza la voce e richiama i costruttori all’adempimento dei lavori promessi in atto di rogito minacciando di procedere per vie legali e di far rivalsa sulla fideiussione depositata. Altri mesi ma nulla cambia. Nei giorni scorsi l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Rossi ha incontrato di nuovo i costruttori per un sollecito e a settembre qualcosa dovrebbe muoversi. «Metà parcheggio non ha senso», spiegano i residenti, «siamo pronti a procedere per via legale contro tutti coloro che hanno responsabilità nei ritardi».
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