«Niente balletto scolastico, mio figlio punito con un 4»
SAN DONA'. Non può partecipare a una manifestazione organizzata dal Comune con le scuole, un ballo contro la violenza sulle donne, tredicenne prende 4 alla verifica di ginnastica. Questa la versione dei genitori del ragazzino che frequenta la terza media in un istituto in città. Ora gli stessi genitori chiedono spiegazioni ai docenti.
Il ragazzo, infatti, ha presentato la richiesta dei genitori, che hanno prodotto anche la dichiarazione di un podologo, di non partecipare a questo evento a causa di un problema all’alluce. Nello specifico, si tratta di un ballo organizzato nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, programmato domenica 23 novembre in piazza Indipendenza.
Secondo i genitori del ragazzino, il loro figlio non può partecipare all’attività, legata all’educazione fisica, a causa della disfunzione all’alluce. E sostengono che proprio il docente di educazione fisica avesse avvertito gli studenti che non partecipare all’evento avrebbe comportato il 4 nella verifica.
Secondo la famiglia del ragazzo, dunque, il 4 alla verifica deriva dal fatto che il figlio non si è applicato nel ballo per l’evento, pur avendo il problema all’alluce confermato dal podologo con tanto di dichiarazione. Il preside, interpellato sull’episodio, è alquanto perplesso sull’accaduto e fornisce una spiegazione diversa: il 4 sarebbe legato alla mancata applicazione dello studente nella materia, ma senza collegamenti all’evento di domenica 23.
«Nessuno degli studenti è obbligato a partecipare alla manifestazione che è una sorta di flash mob contro la violenza sulle donne in una Giornata internazionale», spiega il preside della scuola media, «La questione del voto nella verifica di educazione fisica non è collegata in alcun modo all’evento, ma ad altri problemi emersi nell’ambito della materia e non ho motivo di dubitare assolutamente del docente». Un’altra conferma su quanto detto dal preside arriva dall’assessore ai Servizi sociali del Comune che ha aderito all’evento di domenica 23 novembre. «Nessuno studente», spiega l’assessore Cinzia Murer, «dei vari istituti scolastici della città è obbligato a partecipare alla manifestazione, si tratta di una partecipazione assolutamente volontaria. È stata organizzata anche l’anno scorso ed è molto istruttiva per i giovani».
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