«Nicelli scalo unico Qui la scuola piloti no a piste d’asfalto»

Gianni Hotz illustra la strategia di consolidamento e rilancio «Bilancio in crescita dell’8-10%, nuovi servizi per i clienti» 
LIDO. Un aeroporto che deve mantenere le sue attuali caratteristiche, senza modifiche strutturali e tanto meno la pista in cemento, ma anche un luogo dove possano essere formati piloti pronti a entrare nelle principali compagnie aeree internazionali.


È questo il profilo del Nicelli del futuro disegnato da Gianni Hotz, il nuovo amministratore unico nonché socio della Srl che sta lavorando da quasi un anno sul consolidamento e rilancio dello scalo lidense. Dall’uscita di Comune, Camera di Commercio e Save, il Nicelli è passato alla Sace di Biella che a sua volta ha alle spalle una struttura rodata qual è Air Vergiate. Grande appassionato di volo e pilota, Gianni Hotz tiene già ben saldo il timone di un aeroporto con oltre un secolo di storia alle spalle.


Cosa l’ha portata in laguna?


«La passione del volo, prima di tutto, ma anche l’amicizia con i dirigenti di Air Vergiate. Sono nato a Milano da genitori svizzeri ma ho sempre vissuto in Italia, ho iniziato a volare con un deltaplano ed è stato amore a prima vista, passando poi agli ultraleggeri e aeroplani monomotore. In provincia di Varese costruisco deltaplani che sono stati sette volte campioni del mondo. Venezia è la città più bella e il Nicelli è un luogo incantevole. Anche se ho 71 anni mi sono detto: lanciamoci in questa avventura».


Lei ha ereditato il Nicelli dalla gestione Milan.


«L’ingegner Milan l’ho incontrato solo due volte, ma posso dire che ha fatto un grande lavoro. Se non avesse rimesso in sesto il bilancio 2016 non sarei qui. Grazie alle sue capacità e alla competenza che lo caratterizzano, ora faremo di tutto per continuare a dare un utile all’aeroporto e garantirgli un futuro roseo. Il Nicelli non deve costare ma restare in piedi da solo, e le premesse sono buone».


Quali i punti di forza di questo scalo?


«Intanto la bellezza di questo aeroporto. È unico al mondo e lo so perché viaggio molto. Con il nuovo sito internet ne stiamo promuovendo le caratteristiche. Un pilota quando vede questo luogo non può che atterrarci. Arrivare compiendo l’avvicinamento da Chioggia è unico, e poi hai Venezia e il mare ai lati e la pista in erba».


Quali sono i progetti futuri sul Nicelli?


«Non servono innovazioni perché renderebbero solo più brutto l’aeroporto, e già l’hangar di metallo stona in mezzo al resto. La pista in asfalto sarebbe una pazzia e lo snaturerebbe. Di sicuro la storica aerostazione necessiterà di manutenzione, ma qui tutto deve rimanere così com’è. Non andremo a rovinare questa meraviglia. E anche l’Enac pretende che rimanga così e sia mantenuto bene».


Parliamo dei progetti sulla scuola di volo.


«Con Air Vergiate abbiamo in mente di potenziare il tutto. Qui è già operativa Volavenezia con la quale abbiamo avviato una collaborazione. Loro portano gli appassionati fino a un certo livello, e noi aggiungeremo quel che serve per chi vuole andare avanti e diventare pilota di linea. Nei prossimi vent’anni serviranno tanti piloti per il turnover nelle varie compagnie».


Rivedremo Air show al Lido?


«Le competenze per farlo non ci mancano, però procederemo un passo alla volta. A Jesolo ce n’è già una importante, ma al Lido si organizzavano molto prima. Vedremo cosa si potrà fare. Intanto chiudiamo il primo anno di gestione, poi inizieremo a sognare».


Non cambierete nulla?


«Ripeto, è già bello così com’è, magari aumenteremo i servizi, daremo più possibilità ai piloti come il prenotare un albergo o portarli a Venezia in motoscafo. Ma di nuovi edifici o allungare la pista non se ne parla. Che gli aerei più grandi vadano a Tessera. Quindi nessuna concorrenza alla Save, ma spazio ai velivoli più piccoli e a tutti gli elicotteri».


Come chiuderà il bilancio 2017 in termini di traffico?


«In aumento e ne siamo molto soddisfatti. Stimo per fine dicembre una crescita dell’8-10 per cento rispetto allo scorso anno».


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