Nicelli, Save rimane e rilancia l’aerostazione
LIDO. L’aeroporto Nicelli continuerà a svolgere il suo ruolo come scalo turistico e come catalizzatore per eventi e attività delle associazioni culturali e del territorio lidense. Questo l’esito dell’assemblea dei soci che si è svolta ieri pomeriggio nell’aerostazione. Alla vigilia i timori non mancavano, visto che si vociferava da giorni la possibilità che potesse concretizzarsi una uscita da parte di Save che detiene il 49,3 per cento della società di gestione Nicelli Spa.
Invece Save rimane e rilancia assieme a Comune e Camera di Commercio che hanno la restante parte di quote. Si avvierà infatti la ricerca di nuovi partner che abbiano voglia di investire sullo scalo del Lido, sia pubblici che privati, per nuove attività e consolidare soprattutto l’esistente. Il Nicelli è una realtà famosa in tutto il mondo, sviluppatasi negli anni Trenta come aeroporto civile, visto che all’epoca era proprio l’aeroporto di Venezia, e in esso sono nate e cresciute le Officine Aeronavali prima del trasferimento nella nuova realtà aeroportuale di Tessera. La sua pista in erba, l’essere incastonato tra mare e laguna, il trovarsi a due passi dal centro storico veneziano e l’avere la storica aerostazione risalente agli anni Trenta hanno inserito il Nicelli nella graduatoria dei dieci aeroporti più belli del mondo stilata nei mesi scorsi dalla Bbc inglese.
E partendo anche da questo presupposto e dalle potenzialità di questo scalo, i soci hanno voluto proseguire la strada assieme. L’ingresso di nuovi partner e lo sviluppo di ulteriori attività redditizie permetterebbero anche di rientrare dal passivo di bilancio su cui pesa in modo decisivo l’ammortamento del restauro della stessa aerostazione, già completato da alcuni anni, ma talmente cospicuo da richiedere tempo per essere azzerato. I soci hanno inoltre valutato l’importanza che il Nicelli ha nel mantenere vivo il lato nord del Lido, con un’area di San Nicolò che nel corso degli anni ha visto già la perdita della Caserma Pepe, la riduzione della presenza della Marina Militare e la perdita di altre realtà produttive.
Il futuro parla di impegno anche nel recuperare quella fetta di voli turistici dai quali l’aeroporto traeva beneficio, e che è andata perduta con l’introduzione lo scorso anno della tassa sul lusso. Moltissimi turisti in possesso di aeroplani hanno così preferito rivolgersi alla Croazia e alla Slovenia piuttosto che pagare la tassa una volta atterrati al Lido. La rimozione della stessa non ha però salvato del tutto la situazione. Proseguirà così l’opera di promozione, l’organizzazione di eventi come il Fly Venice, puntando a fare del Lido il riferimento per il 118 dopo che Prada ha finanziato l’impianto di illuminazione notturno per la pista.
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