«Nicelli, rilancio con altri investimenti»
L’assessore Zuin sull’aeroporto del Lido: «No alla pista in cemento, possibile un recupero anche delle Officine Sorlini»
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Michele Zuin
Con la cessione ai privati delle quote dell’aeroporto Nicelli, il Comune puntava al pieno rilancio dello scalo e di garantire al tempo stesso nuovi investimenti su questa storica infrastruttura. Un intento che a quanto pare è stato centrato in pieno con l’arrivo della Sace di Biella, e gli impegni presi per salvaguardare le caratteristiche di un piccolo aeroporto che tre anni fa la Bbc inglese ha inserito nella lista dei dieci più belli al mondo.
«È esattamente quello che volevamo ottenere», spiega l’assessore al Bilancio, Michele Zuin. «Alla faccia di chi ha detto che volevamo fare cassa oppure svendere una simile infrastruttura. La volontà del Comune era quella di darlo in mano a un privato per far crescere il Nicelli e garantirgli un futuro roseo, e questo si poteva fare solo attraverso un bando. Il Comune oltretutto, per legge, non poteva più far nulla a livello economico in termini di bilancio della società di gestione, e anche grazie alla Camera di Commercio di Venezia e agli altri soci della Save si è riusciti nella cessione delle quote in due fasi differenti».
La Sace di Biella ha rilevato infatti l’intero pacchetto azionario. Dopo la trasformazione della società di gestione da Nicelli Spa a Nicelli Srl, incaricato quale amministratore unico è arrivato Gianni Hotz, grande appassionato di volo, pilota e titolare di un’azienda che produce deltaplani tecnicamente tra i migliori al mondo. «Tutta questa operazione è stata fatta anche per salvaguardare lo stesso Nicelli, affinché rimanesse un aeroporto nella sua funzione principale, al servizio della cittadinanza, dei turisti e degli appassionati», prosegue l’assessore Zuin. «Non si voleva assolutamente che diventasse una discoteca o un prendisole con piscina. Chi sarebbe arrivato, subentrando agli enti pubblici e a Save, avrebbe dovuto investire nel mantenimento delle infrastrutture e nella scuola di volo. La pista in cemento? È semplicemente anacronistica al giorno d’oggi. Questo aeroporto deve rimanere così com’è, e lo hanno ribadito anche i nuovi gestori».
Una volontà manifestata anche dall’Enac al momento del rinnovo della concessione aeroportuale. «Notiamo, almeno dalle prime dichiarazioni e dagli impegni assunti dal nuovo gestore, che le loro idee collimano con quelle dell’amministrazione», sottolinea ancora Zuin. «Il Nicelli si deve integrare in tutto lo sviluppo del Lido, in quello che si può convenzionare per rilanciare questa isola. E sono contento di sentire che ci sono dei privati che ci credono e vogliono raggiungere un tale obiettivo. Qui non si trattava di ricavare soldi, da parte del Comune, ma di sbloccare una situazione che necessitava di un nuovo impulso. Gli spazi delle Officine Sorlini? Se si vogliono recuperare devono avere un ruolo in ambito aeronautico con il coinvolgimento dell’aeroporto, ma non si deve pensare a nuovi alberghi, il Lido è già pieno, riaprirà il Des Bains e poi c’è il progetto ampio sull’ex ospedale. Qui non siamo in Australia ma su una piccola isola».
Simone Bianchi
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