Nessun affitto per l’ex tribunale il Comune vince in appello
Ex tribunale di via Trento, il Comune di San Donà vince anche in appello. La Corte d’Appello di Venezia conferma così in secondo grado la risoluzione del contratto da parte del Comune di San Donà verso la Ape srl, società dell’imprenditore sandonatese Domenico Finotti, per la locazione dell’ex palazzo di Giustizia. Inoltre, condanna la Ape al pagamento delle spese di lite per 3.400 euro oltre all’Iva e alle spese legali. Un duro colpo per la società che aveva stipulato il contratto ancora ai tempi del sindaco Francesca Zaccariotto, che con Finotti aveva avuto ottimi rapporti coronati appunto dalla realizzazione di un nuovo tribunale da 6 milioni di euro.
Con sentenza del 24 marzo 2015, il Tribunale di Venezia aveva rigettato il ricorso della Ape contro la decisione del Comune di San Donà che considerava risolto il contratto di affitto per circa 430 mila euro annui. Il Comune aveva deciso di non pagare più il canone alla Ape dopo che il Ministero della Giustizia aveva deciso di trasferire, come in altre giurisdizioni, il tribunale a Venezia. La spesa era sostenuta anche dal Ministero della Giustizia che si era impegnato fino al completo sgombero dei locali dell’ex tribunale, concluso entro il 2013. «Auspico non ci siano ulteriori strascichi in Cassazione e che sia definitivamente chiusa questa vicenda», dice il sindaco Andrea Cereser, «fa piacere sia stata riconosciuta la bontà della presa di posizione del Comune di San Donà che ha tenuto conto della normativa nazionale. L’auspicio è che l’ex tribunale possa trovare un nuovo utilizzo. Una struttura del genere vuota in pieno centro non conviene a nessuno».
L’immobile era stato addirittura proposto in vendita in alcuni portali specializzati, ma neppure in rete erano stati trovati acquirenti. Qualcuno aveva proposto vi trovassero sede gli uffici comunali, o il comando della polizia locale. Ma bisognava sborsare altri soldi. Dai privati, nessuna offerta.
«L’obiettivo era che non rimanesse una scatola vuota e la delibera era stata apprezzata dalla stessa proprietà», ricorda Cereser, «la proprietà si era opposta citando il Comune in giudizio. Sia in primo grado come in appello, è stata riconosciuta valida la linea del Comune, difeso dall’avvocato civico Eugenia Candosin».
Il palazzo di via Trento era stato inaugurato nel 2009 come sede distaccata del tribunale di Venezia. Era stato stipulato un contratto di locazione tra il Comune e la ditta costruttrice, la Ape srl, per 374 mila euro più Iva annui. Dopo la soppressione della sede sandonatese del tribunale, il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità una variante al piano degli interventi che, a partire dal 1° gennaio 2014, riconosceva alla proprietà facoltà di cambiare e ampliare la destinazione ad uso direzionale, commerciale o residenziale.
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia