Nervo reciso dal bisturi un maxi risarcimento per l’errore del chirurgo

Il 12 maggio 2015 l’intervento per inserire una protesi all’anca destra nell’ospedale padovano di Camposampiero. Subito dopo la scoperta: c’è stata una lesione nel nervo sciatico.
Ecco perché la signora – una veneziana di Chirignago, che all’epocade dei fatti aveva settant’anni – ha incassato un maxi risarcimento di 305 mila euro dall’allora Usl 15 di Camposampiero (ora confluita nell’ Usl 6 Euganea): a sostenerla in questa battaglia Paolo Tomaello titolare dell’agenzia infortunistica EuroRisarcimento con uffici a Saonara.
La somma – ottenuta al termine di una transazione che ha evitato una lunga causa – è stata pagata di fronte alle conclusioni della perizia ordinata dal giudice civile di Padova e affidata al medico legale Nico Zaramella.
La perizia
«È palmare l’evidenza della lesione...» ha rilevato il medico legale. In questo caso c’è «una correlazione cronologica “stretta” tra chirurgia protesica dell’anca destra (l’operazione) e la lesione del nervo... escluso che tale danno fosse preesistente» ha osservato, puntando l’indice su una «inadeguatezza delle prestazioni chirurgiche».
IL ricovero
L’11 maggio 2015 la pensionata è ricoverata nell’ospedale di Camposampiero: è affetta da artrosi dell'anca destra, un’infiammazione cronica che comporta la progressiva usura della cartilagine, elemento integrante dell'articolazione dell'anca. L’indomani si sottopone all’intervento, ma già dal giorno dopo è chiaro che si è verificata una lesione nel nervo sciatico destro. La paziente è trasferita nel reparto di Rieducazione funzionale dove gli specialisti riscontrano un’alterazione della sensibilità dell’arto e la limitazione dei movimenti dell’anca destra con dolori. Tuttavia il 20 luglio le dimissioni: per camminare, però, deve appoggiarsi a un deambulatore, alle stampelle o servirsi della carrozzina. I dolori non cessano. Il 23 luglio nuovo ricovero per terapie fino al 18 settembre. Il 22 ottobre il fisiatra conclude per un deficit di deambulazione insorto dopo intervento di artroprotesi con paralisi completa dello spe (uno dei rami del nervo sciatico). Diagnosi confermata da una visita fisiatrica il 19 gennaio 2016, mentre una visita del 19 luglio (a oltre un anno dall’operazione) rileva sofferenza marcata del nervo sciatico e dolori. Nuovo ricovero, stavolta nell’ospedale dell’Angelo di Mestre a dicembre. È un calvario, la signora non riesce nemmeno a piegare il dorso del piede ed è costretta a chiedere aiuto a un psicologo perché «il dolore rimane il problema principale e di conseguenza molti aspetti della vita quotidiana ne sono influenzati». E la depressione comincia a farsi sentire. Il medico legale Nico Zaramella conclude per «una lesione neurologica grave e severamente deficitaria... da una situazione di sostanziale autonomia, la paziente risulta oggi dipendente da tutori e da terzi per la mobilizzazione».
Oggi la signora ha bisogno di aiuto anche per vestirsi e svestirsi. —
Cristina Genesin
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia