«Nerio ha chiuso con la nostra società»

Il presidente Concetti non ha dubbi: non voglio più sentirlo nominare, pensiamo alla promozione

NOVENTA. «Nerio Corò ha chiuso con il Calcio Noventa». Il presidente del club neroverde, Fabio Concetti, non ha dubbi, all’indomani del terremoto che ha investito la società. Nerio Corò, il 45enne allenatore della prima squadra che milita nel girone O di Seconda Categoria, si trova agli arresti domiciliari.

La vicenda ha destato enorme clamore in tutto il Basso Piave. Gli aspetti da chiarire in realtà restano ancora moltissimi. Ma, nell’immediato, quello che preme a dirigenti e tifosi del Calcio Noventa è che l’accaduto non finisca per intaccare il buon nome della società (completamente estranea alla vicenda), che ha un prestigio calcistico da difendere e da sempre fa un vanto dei suoi conti in regola. Ecco perché il presidente Concetti non vuole più sentir parlare di Corò. «Con il Calcio Noventa ha chiuso. Anche se la vicenda dovesse chiarirsi positivamente, come tutti ci auguriamo, Corò non avrebbe comunque offerto un buon esempio ai ragazzi», spiega Fabio Concetti, «siamo una società che ha il suo punto di forza nel settore giovanile e ai ragazzi del vivaio cerchiamo di dare anche un’educazione attraverso il buon esempio dei nostri allenatori e dirigenti».

Intanto il Noventa deve pensare anche al campionato della prima squadra, in testa al suo girone con cinque punti di vantaggio sul Treporti a due giornate dal termine. Domenica il Noventa riceverà in casa la Vigor Cintese: in caso di vittoria (ma forse potrebbe bastare anche un pareggio) i neroverdi sarebbero promossi. Ieri sera si è tenuto il primo allenamento dopo l’arresto di Corò. A dirigere la seduta c’era Giuliano Andreuzza, già direttore tecnico nel settore giovanile.

Il presidente Concetti ha parlato con i giocatori, comprensibilmente scossi, cercando di tranquillizzarli e di infondergli la necessaria grinta da ritrovare. Poi Concetti ha fatto il punto della situazione con gli altri dirigenti. «Noi dobbiamo andare avanti per il nostro cammino. Domenica bisogna vincere e festeggiare, anche se sarà un festeggiamento dal sapore un po’ amarognolo», prosegue Concetti, «lasciamo stare le vicende personali di un singolo. Abbiamo fatto un bel campionato e sono sicuro che questo torneo si concluderà con un successo, per tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi. E la vittoria, se ci sarà, la riconoscerò a Giuliano Andreuzza. La vittoria è sua, di Corò non voglio più parlare né sentirlo nominare».

Concetti rivolge un ultimo pensiero alla sua società. «I ragazzi si sono comportati in modo superlativo e il lavoro di tutti i dirigenti merita solo di essere esaltato, perché fanno puro e semplice volontariato», conclude il presidente, che peraltro non è un imprenditore, ma un lavoratore dipendente.

Giovanni Monforte

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