Neonata ritrovata tra i rifiuti decisivo l’esito dell’autopsia

Affidato l’incarico per stabilire con precisione la data del decesso e se la piccola sia nata morta in caso contrario scatterebbe l’accusa di omicidio. Il Comune di Musile pagherà il funerale
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI PIAVE - L'AZIENDA ECOPATE' DOVE E' STATO RINVENUTO IL CORPO DELLA NEONATA
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - MUSILE DI PIAVE - L'AZIENDA ECOPATE' DOVE E' STATO RINVENUTO IL CORPO DELLA NEONATA
MUSILE. Sarà la patologa di Vicenza, dottoressa Daniela Danieli, a eseguire l’autopsia sulla neonata trovata sabato sera in una sacchetto tra i rifiuti dell’azienda Ecopatè di Musile nello stabilimento in via dell’Artigianato. La procura veneziana ha affidato l’esame autoptico a una consulente esperta di patologie neonatali per non lasciare nulla di intentato.


Il suo esame, in questa fase dell’indagine, sarà fondamentale per la formulazione esatta dei reati. Intanto è stato aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato per soppressione di cadavere, sul tavolo del pubblico ministero Elisabetta Spigarelli che coordina le indagini. I carabinieri di San Donà e Mestre, quindi i Ris di Parma stanno esaminando tutti i dati raccolti finora.


Gli investigatori del Ris, in particolare, esamineranno i campioni di materiale tra i rifiuti e vicino al sacchetto, inviati alla sede di Parma per individuare con precisione la provenienza della neonata. La piccola poteva essere morta da una settimana quando è stata rinvenuta, alla luce dello stato di decomposizione. Le aree di provenienza sono al momento circoscritte alle zone della città metropolitana di Udine, poi Bologna, quindi di una parte della Toscana, mentre sembrerebbe escluso il Veneto dopo l’iniziale coinvolgimento. Questo sulla base della provenienza del rifiuti in vetro giunti con le campane, tra cui quella in cui si trovava il sacchetto con il corpicino.


Per il momento è stato aperto un fascicolo contro ignoti e l’ipotesi di reato potrà cambiare sulla base dell’esito dell’autopsia che sarà eseguita domani. Dai risultati dell’esame della patologa vicentina dottoressa Danieli potrebbero dunque cambiare i reati ipotizzati dalla Procura lagunare. Il procuratore capo Bruno Cherchi ha confermato l’attesa dell’autopsia per confermare con precisione a quando risalga il decesso. Fondamentale sarà l’esame dei polmoni. Consentirà di accertare se la piccola sia nata morta oppure abbia respirato per poi spegnersi. Ecco che allora chi ha infilato il corpicino in un sacchetto per poi disfarsene impietosamente dovrà rispondere di omicidio.


Quando la magistratura avrà concesso il nulla osta alla sepoltura, sarà il Comune di Musile a farsi carico del funerale della neonata. E, nella volontà dell’amministrazione, l’ultimo saluto alla piccola diventerà anche un’occasione di sensibilizzazione verso la cittadinanza. In passato è già capitato, anche se non di frequente, che i Comuni si siano dovuti fare carico dei costi delle esequie di una persona che, venuta a mancare, non aveva parenti o da parte il sussidio necessario per il funerale.


«A maggior ragione in questo drammatico caso abbiamo pensato che spetti al Comune organizzare il funerale per questa bimba», spiega il sindaco Silvia Susanna, «si tratterà di rendere un omaggio a questa piccola creatura che è stata così sfortunata, di darle almeno una sepoltura dignitosa. Ma sarà anche un modo per cercare di sensibilizzare la cittadinanza».


Su queste problematiche i Comuni sono molto attenti e le donne con un disagio psicologico di una certa portata sono costantemente seguite dai servizi sociali sia durante la gravidanza che nel momento del parto. E se le donne decidono di tenere con sé il bambino sono anche seguite in una struttura protetta.


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