Neonata restituita ai genitori: "Sono bravi e premurosi"

La piccola era stata allontanata dalla famiglia - residente in provincia di Venezia - per sospetti maltrattamenti
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PADOVA. Il decreto definitivo del tribunale dei Minori di Venezia che restituisce loro la figlia e li qualifica come bravi genitori, è arrivato poco prima di Natale.

«Entrambi i genitori sono risultati adeguati e dotati delle risorse personali necessarie per provvedere alla crescita della minore, sono una coppia unita e hanno una famiglia allargata che rappresenta un ulteriore aspetto protettivo per il sereno sviluppo della bambina», si legge nel provvedimento dei magistrati. Un grande regalo, il migliore possibile, per la coppia residente in un Comune del Veneziano a cui lo scorso gennaio era stata tolta la bimba neonata per sospetti maltrattamenti.

La bambina, ricoverata in Azienda Ospedaliera a Padova, era stata sottoposta a un intervento per una ferita che presentava alla lingua; in quell’occasione, sulla piccola, erano state trovate tracce di cocaina. I medici avevano girato una segnalazione alla Casa del Bimbo Maltrattato che a sua volta si era rivolta al tribunale dei Minori con conseguente, successivo, affidamento della bambina e della madre a una comunità.
Il tutto mentre i genitori spiegavano disperati che non c’era stata alcuna violenza sulla neonata, che si era trattato di un incidente in quanto la bimba era scivolata dall’ovetto battendo il mento con la lingua incastrata tra le gengive. Ma non basta: mamma e papà erano risultati negativi a qualsiasi droga.

È stata la consulenza della Procura di Venezia, a cui gli stessi genitori si sono rivolti con l’avvocato Matteo Mion per chiedere la restituzione della bambina, a fare luce sull’accaduto. La ferita della bimba, ha spiegato il perito, era perfettamente compatibile con l’incidente descritto dalla mamma e le lievi tracce di coca erano spiegabili con una contaminazione ambientale avvenuta forse, proprio in ospedale. Una relazione decisiva che ha scagionato i genitori rendendo perfettamente attendibili le loro dichiarazioni.
Ma non basta: il rapporto dei responsabili della comunità dove mamma e figlia sono state alloggiate, ha tracciato un ritratto della coppia molto positivo. «I genitori sono una coppia unita, molto affettuosi verso la bambina cui dedicano tutte le attenzioni incoraggiandola a sviluppare le necessarie competenze sociali. Individualmente ciascuno dei genitori sa prendersi cura della minore, stimolandola in modo adeguato».

Infine: «Nonostante la situazione di forte tensione emotiva conseguente all’allontanamento della famiglia e il rischio connesso all’accertamento penale, la madre ha sempre dimostrato di porre al primo posto il bene della bambina infondendole sicurezza attraverso le proprie cure e attenzioni e il padre è sempre stato puntuale e affettuoso verso la figlia».

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