Neofascisti contro la professoressa Cloe

Dopo gli attacchi della assessore regionale arrivano le minacce estremiste. Striscione del "Veneto Fronte Skinheads" davanti alla scuola dove insegna la docente di fisica che ha annunciato il cambio d'identità
I carabinieri davanti all'istituto Scarpa-Mattei dopo il rinvenimento dello striscione (foto Tommasella)
I carabinieri davanti all'istituto Scarpa-Mattei dopo il rinvenimento dello striscione (foto Tommasella)

SAN DONÀ. Dopo gli attacchi da parte della assessore regionale seguono, puntuali, le minacce dei neofascisti. Uno striscione per inneggiare contro il “gender” e un volantino di rivendicazione. Il gruppo di estrema destra “Veneto Fronte Skinheads” ha compiuto un blitz nella notte davanti all’ istituto d’istruzione superiore “Scarpa-Mattei”, la scuola dove insegna Cloe, il professore di fisica di 51 anni che venerdì scorso si è presentato in classe indossando abiti femminili, annunciando ai ragazzi la sua nuova identità. Lo striscione è stato trovato davanti alla recinzione della scuola accartocciato a terra, forse già staccato da qualcuno prima che a scuola arrivassero studenti e professori.

Del fatto sono stati informati i carabinieri che, subito arrivati a scuola, hanno sequestrato il materiale. Adesso sarà l’istituto a dover valutare se presentare una denuncia. Dalla scuola si fa trasparire un clima di preoccupazione perché la vicenda è ormai diventata di fatto tutta politica. Un clima di scontro di cui rischiano di rimanere vittime i ragazzi, che invece avrebbero bisogno di tranquillità per seguire i loro studi. Sempre nella notte è stato lasciato intorno alla scuola anche un altro volantino, questa volta anonimo, in cui si sostiene il gesto di Cloe, “per il diritto di ciascuno di costruire il proprio futuro in modo libero e per il diritto degli studenti ad avere un corpo insegnante selezionato in base alle proprie capacità professionali e non alle proprie caratteristiche personali”. Su twitter intanto è stato lanciato l’hashtag #iostoconcloe

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