Nelle scuole di Mira torna l’incubo sporcizia

A pochi giorni dall’inizio delle lezioni i genitori hanno incontrato gli insegnanti La dirigente Pilotto: «Siamo nella stessa situazione dello scorso anno»
Di Alessandro Abbadir

MIRA. A pochi giorni dalla riapertura delle scuole la brutta sorpresa per 1.700 bambini e le loro le famiglie è dietro l’angolo. Le aule come lo scorso gennaio potrebbero finire nella sporcizia più assoluta a causa del taglio del 70% del personale del personale delle pulizie operato a inizio anno da Manutencoop. A lanciare l’allarme sono i genitori del circolo Mira 1 dopo una riunione avuta di recente con insegnati e dirigenti scolastici.

All’inizio del 2014 a causa della scarsa pulizia la elementare Giacomo Leopardi di Mira Porte era stata chiusa dall’Asl 13. Le scuole a rischio sono le elementari, Foscolo, Leopardi, Nievo, Goldoni, Morante e Parini. «Sappiamo che nelle scuole di Mira», dicono i genitori, «questa estate è stato fatto poco o nulla. Il personale dellepulizie è quello ridotto dello scorso anno. Insegnanti e dirigenti hanno allagato le braccia e ci hanno spiegato di affidarsi alla buona sorte per evitare che sorgano problemi . Insomma ci vorrebbe un miracolo per trovare le aule pulite».

A gennaio l’appalto Consip, vinto da Manutencop ha portato al taglio drastico delle risorse destinate alle pulizie delle scuole miresi (- 70 %, il più pesante a livello provinciale): insufficiente ed inadeguato il risultato in termini di servizio, non solo di pulizie, ma anche di guardiania.

La preoccupazione di trovare le scuole così sporche da essere chiuse è anche dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune, Orietta Vanin.

A chiarire sconsolata la situazione con cui si trova a fare i conti è Annalisa Pilotto direttrice dell’istituto comprensivo Mira 1, il più grande della provincia con oltre 1700 bambini fra 9 scuole medie ed elementari. «Rispetto a gennaio del 2014», dice la dirigente scolastica, «non è cambiato nulla. Il taglio del 70 % è rimasto tutto. Avevamo chiesto un’integrazione del contratto ma non ci è stata concessa».

Qualche perplessità c’è anche sul recente utilizzo delle donne delle pulizie in cassaintegrazione per le manutenzioni degli edifici scolastici di Mira durante l’estate dopo un velocissimo periodo di formazione. Le donne delle pulizie con scarse competenze hanno dovuto diventare seduta stante giardinieri, dipintori ed elettricisti con risultati del tutto insoddisfacenti. «Per la ridipintura delle aule», spiega Pilotto, «Manutencop ha dovuto così assumere lavoratori esterni da agenzie interinali».

Ora la prova di inizio anno. «Sto facendo il possibile», conclude Pilotto, «per far fronte a questa situazione, ma purtroppo il taglio è rimasto immutato in una realtà scolastica in cui la diffusione del tempo pieno è la norma e una conquista ormai da decenni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia