Nella storia della “Papa” quella della città
La storia dell’azienda Papa in un libro di Luciano Babbo, ex sindacalista che consegna un’opera di grande dibattito nel Basso Piave. 300 persone alla presentazione ufficiale all’auditorium del Da Vinci. Babbo, che era stato segretario della Cisl ai tempi della chiusura dell'azienda che operava nel settore dei serramenti in legno, ha voluto consegnare ai posteri un libro che è anche un'inchiesta sui motivi di quella chiusura che lasciò a spasso centinaia di operai e tante famiglie immerse nella disperazione. Una ferita ancora aperta. "La saga dei Papa - La verità sul caso che divise sindacato, politica e società civile nella San Donà degli anni '70" di Luciano Babbo, edito da Mazzanti Libri, è stato un successo, anche se non ha avuto misteriosamente il patrocinio del Comune.
La serata è stata moderata dal giornalista Pietro Ruo, prefazione al volume del giudice Ivano Nelson Salvarani, la postfazione è di Daniele Marini, direttore scientifico Community Media Research dell'Università di Padova. Nel libro, interventi del magistrato Giovanni Schiavon, allora giudice delegato del Tribunale di Venezia al fallimento della più grande azienda italiana di serramenti, di Carlo Trevisan, all’epoca giovane sindaco di San Donà, Alfonso Garampelli, giornalista dell'ufficio stampa Cisl Veneto. L'introduzione storica alla realtà del basso Piave è stata affidata a don Giancarlo Ruffato. Organizzata anche una mostra fotografica sulla vita delle Industrie Papa, mentre si è tenuta nel corso della serata la rappresentazione "El Paron son mi!", messo in scena dalla Compagnia Teatrale "Gli Amici di Cesco". Al da Vinci, l'ex Consiglio di fabbrica delle Industrie Papa, con personalità quali Antonio Balliana che ne ha ripercorso le tappe accusando chi allora voleva accumulare solo enormi capitali. «Ci sono state delle condanne», commenta Luciano Babbo, «la storia della Papa è anche la storia del Veneto, dove c'è stata tanta evasione fiscale». Tra gli interventi anche quelli del senatore Mario Dalla Tor. Quanto al patrocinio non concesso, ufficialmente perché il Comune ritiene che la vicenda giudiziaria non sia ancora conclusa, ci sarà un'interrogazione del consigliere Anna Maria Babbo.(g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia